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Progetto di ricerca “Cantar storie”
Un viaggio nel canto popolare Ossolano
(di Luca
Bonavia)
Ancora oggi
suscita emozione sfogliare i volumi di Costantino Nigra, Leone Sinigaglia,
Silvio Pedrotti, e ritrovare tracce di vecchie voci che raccontano la loro
terra, la loro vita, la loro storia.
La scelta di
intraprendere una lunga ricerca sul territorio delle sette valli Ossolane è
nata dal desiderio di continuare quel lavoro di ricerca (continuato in tempi
recenti da Angelo Agazzani sul territorio piemontese), aggiungendovi un che di
modernità, che permettesse di reinterpretare e dare un nuovo volto alle antiche
melodie che solamente gli anziani, ormai, ricordano.
Il progetto
di ricerca “Cantar storie”, nato nell’ambito del Coro SEO di Domodossola e curato da Luca e Loris Bonavia, vuole presentare infatti
il materiale popolare ossolano raccolto fornendone una duplice chiave di
lettura.
Da un lato le
schede etnomusicali, strettamente inerenti ai motivi ricordati dai cantori
spontanei, registrati, archiviati, trascritti e analizzati, con l’aggiunta di
note e riferimenti bibliografici o musicologici che possano permettere uno
spunto di analisi e confronto anche a livello interregionale o nazionale.
In un secondo
tempo, si è voluta presentare un’elaborazione (per coro virile) degli esiti
raccolti. Spesso si assiste a dibattiti che osteggiano ogni forma di
“intervento” sul materiale popolare originariamente raccolto alla fonte:
consci delle grandi difficoltà che tale opera comporta, è stata creata
un’equipe di lavoro composta da trenta tra i migliori musicisti attualmente in
attività nel campo della coralità popolare (si ricordano Bruno Bettinelli,
Giancarlo Brocchetto, Renato Dionisi, Fedele Fantuzzi, Mario Lanaro, Gianni
Malatesta, Andrea Mascagni, Angelo Mazza, Paolo Bon, Mauro Zuccante). A ognuno
di loro è stato affidato uno o più motivi di cui si è presentata
un’elaborazione coro virile, che si affiancasse e non si sostituisse alla
versione originale fedelmente trascritta nella scheda.
L’insegnamento
di Bartók nel suo prezioso lavoro del 1931 («Saper
trattare le melodie popolari è in realtà uno dei lavori più difficili che
esistano, e può considerarsi senz’altro pari, se non addirittura più
difficile, a quello del compositore di musiche “originali”» ) è stato
colto e dimostrato da tutti i musicisti coinvolti, che hanno saputo cogliere il
carattere delle melodie originali senza stravolgerle ed anzi valorizzandone il
senso e l’identità.
Il primo
volume dell’opera, comprendente circa 60 dei canti raccolti, è stato
pubblicato nell’autunno 1999 dall’editore Grossi di Domodossola; il secondo
volume, in fase di ultimazione, verrà pubblicato nell’inverno 2001 e conterrà
un cd audio contenente alcune registrazioni scelte dalla viva voce dei cantori
spontanei.
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