La Stampa4/12/2001

VIAGGIO NELLE OTTO LOCALITA´ DEL NUOVO COMPRENSORIO «NEVEAZZURRA» CHE SI PREPARANO PER GLI SCIATORI

San Domenico, il paradiso naturale
Ha piste da favola ed è l´unica stazione senza «cannoni»

 

VARZO Un´esposizione invidiabile e l´influenza delle perturbazioni d´oltralpe, che rimpinguano spesso l´innevamento, fanno di Ciamporino una delle località sciistiche più frequentate del Vco. A ridosso del Parco regionale Veglia-Devero con piste che si snodano da 2500 fino a 1400 metri di dislivello, la stazione, presenta da quest´anno un nuovo skilift, che consentirà di sciare sul versante nord, verso la Val Bondolero. E´ stata battezzata «Sciovia del Dosso» e dà la possibilità di sfruttare un percorso di oltre un chilometro di neve sempre invernale. Inoltre l´arrivo a Bocchetta dei Crosi offre due lunghissimi itinerari fuori pista, che portano fino a San Domenico, in un ambiente di grande suggestione tra abeti, camosci e caprioli, animali che da queste parti non è difficile incontrare. Gestito dalla società San Domenico Neve, il comprensorio di Ciamporino con questo ultimo intervento diventa un centro sciistico di primo piano con tre seggiovie e tre sciovie che permettono di giostrare su pendii dove sono tracciati percorsi di oltre venti chilometri. Dice Vittorio Claisen, amministratore della società: «Abbiamo in mente di inserire ancora una seggiovia, ma siamo già arrivati ad un buon livello. Per essere al meglio ci mancano i parcheggi, una strada decente e tanti posti letto». Del miglioramento dei collegamenti tra Varzo e San Domenico per ora non se ne parla. Dice l´assessore al Turismo del Comune di Varzo, Marco Bardinelli: «Abbiamo chiesto alla Provincia di intervenire nei punti critici della strada; mancano, però, i soldi. Siamo a buon punto per quanto riguarda i parcheggi: è già in funzione quello nuovo con 40 posti macchina; per l´inizio della stagione 2002/03 ne sarà costruito un altro interrato sotto la piazza». L´incremento della disponibilità ricettiva è rimandato al prossimo anno con la concretizzazione di un programma integrato pubblico-privato che prevede una serie d´interventi a vantaggio dei servizi turistici. Tra questi la costruzione di un anello olimpico, nella Piana di Nembro, per la pratica dello sci di fondo. «Per il futuro meno immediato - aggiunge Bardinelli - stiamo lavorando ad un piano di sviluppo dell´intero comprensorio che prevede un investimento di 12 miliardi. La spesa ci consentirebbe di installare due nuovi skilift e due nuove seggiovie». Il progetto libererebbe potenzialità che per ora non sono ancora sfruttate: Ciamporino ha piste omologate per la discesa libera ed il chilometro lanciato. In questo quadro ricco di iniziative c´è il rammarico della neve che ancora manca. Dice Claisen:«Difficilmente si apre l´8 dicembre. Se non c´è neve naturale dobbiamo stare in attesa: Ciamporino è l´unica stazione del Vco a non avere i cannoni perchè qui manca l´acqua. Contiamo, però, di costruire delle vasche dove convogliarla e realizzare così un impianto di innevamento artificiale per i prossimi anni». Oggi alle 18 nella sede della Comunità montana in via Romita a Domo verrà presentato il progetto pilota, messo a punto dall´Itis Marconi, per «I licei della neve». Interverranno Guidina Dal Sasso e Massimiliano Blardone.

Filippo Rubertà

 

 

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