La Stampa - 12/12/2001
PRESENTATO A BRIGA LŽINNOVATIVO PROGRAMMA PROPOSTO DALLŽASSOCIAZIONE
«PATRIMOINE SUISSE» ASOSTEGNO DI GONDO
Sempione, rilancio con il «turismo dolce»
Il progetto del Vallese coinvolge anche Ossola e Divedro
BRIGA (VALLESE)
Non solo i comprensori di Zermatt, Montana o Saas Fee. Il Vallese guarda con
interesse anche allo sviluppo turistico del Sempione: attraverso un «turismo
dolce» che permetta anche il rilancio di Gondo, il paese vallesano sconvolto un
anno fa dallŽalluvione, che causò tredici morti e ferite ancor oggi visibili.
Il progetto, ambizioso, interessa ovviamente anche lŽItalia, soprattutto le
zone di confine come la Val Divedro. Un «disegno» ad ampio respiro presentato
giorni fa a Briga (Svizzera) dallŽAssociazione Patrimoine Suisse, che conta 18
mila soci e opera nello sviluppo e nella protezione dellŽambiente. Erano
presenti anche amministratori ossolani di Varzo e Trasquera. Lo studio che
interessa tutto il comprensorio del Sempione, e Gondo in particolare, vuole
ridar fiato allŽeconomia in crisi. «La catastrofe di Gondo -ha spiegato
Philipp Maurer, segretario generale di Patrimonie Suisse - ha sollevato diversi
interrogativi sul futuro dellŽintera regione. Per questo abbiamo ritenuto di
dover elaborare nuove strategie». La valorizzazione dellŽintero arco alpino a
ridosso dellŽOssola poggia su diverse basi: dal recupero paesaggistico a quello
storico. «Va ricordato - ha detto Maurer - come le numerose costruzioni e vie
di comunicazione testimonino il movimentato passato della dorsale alpina, il più
breve collegamento tra Parigi e Milano». Gli svizzeri hanno rimarcato quanto già
fatto sotto lŽaspetto turistico e della riscoperta della tradizioni storico con
la realizzazione della Via Stockalper, oggi un interessante itinerario
escursionistico, e lŽecomuseo del Sempione». Il progetto previsto oltralpe
potrebbe integrarsi con quello che è da tempo allo studio a Varzo. «Abbiamo
redatto un piano che traccia unŽanalisi socio-economica della nostra zona ormai
orfana delle grandi fabbriche, dellŽoccupazione garantita dallŽEnel e dal
frontalierato. Un piano che poggia sullo sviluppo turistico attraverso il quale
ci sono grosse opportunità da valorizzare» spiega Marco Bardinelli, assessore
comunale a Varzo. LŽintenzione è di sfruttare la montagna e lŽambiente,
salvaguardolo. «Abbiamo angoli caratteristici che ci vengono invidiati
-aggiunge-. Con unŽadeguata illuminazione ed un progetto di tinteggiatura
possiamo recuperare le frazioni del paese che potranno diventare unŽattrazione».
Un capitolo importante è riservato al rilancio di Ciamporino e San Domenico,
stazioni che poggiano su un buon innevamento. «Il sogno non irrealizzabile -
sottolinea Bardinelli - è il collegamento con Devero. Per Ciamporino esiste un
programma con la realizzazione di due nuove seggiovie mentre per San Domenico è
in arrivo il megaposteggio da 100 posti, in buona parte sotterranei». Ma altri
aspetti potrebbero interessare il turista: dallŽarcheologia allo studio di
flora e fauna.
Renato Balducci
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