La Stampa - Venerdì 8 Giugno 2001


I sentieri su Internet
Censiti dalle sezioni Cai più di 2 mila chilometri


VILLADOSSOLA
Quattrocentodue sentieri numerati che si estendono per 2602 chilometri. Le regine dell’escursionismo sono Varzo (196 km), Bognanco (149 km), Formazza (134 km), Antrona e Baceno (110 km), Macugnaga (107). Ma è tutta la provincia «azzurra», dall’Alto Verbano al Cusio-Mottarone alla valle Strona, ad offrire straordinari percorsi che attendono soltanto di essere collaudati da un numero sempre maggior di turisti.
«Dobbiamo rendere la nostra offerta sempre più accattivante» ha suggerito l’assessore provinciale al Turismo Tiziano Iacchini ieri alla «Fabbrica». Qui è stato presentato il Catasto dei sentieri del Vco realizzato dalle 17 sezioni del Cai Est Monterosa coordinate da Roberto Clemente con la Provincia. Un gran lavoro che si avvale di cd-rom e internet. In questo modo, prima di infilarsi zaino e scarponi, si possono percorrere virtualmente i sentieri che poi ci faranno sudare. «I cd-rom - hanno spiegato Renato Boschi e Daniele Sarazzi - sono in dotazione alle sezioni Cai e alla Provincia e sono uno strumento di gestione dei dati. In futuro potrebbero essere divulgati anche a scopi promozionali». Poi c’è il sito (www.caivilladossola.it/catasto
) che si propone come «ponte» tra i volontari che raccolgono i dati e gli escursionisti che cercano informazioni. Offre schede dettagliate di tutti i sentieri e i rifugi con cartine che si possono stampare. Sul sito saranno accessibili soltanto i sentieri percorribili in sicurezza. Se una frana modificherà il tracciato o ci saranno altre variazioni (anche positive) verranno tempestivamente registrate. Una sorta di «ondaverde» del turismo a piedi per valorizzare l’eccezionale patrimonio ambientale e culturale di questa fetta di Alpi. Con una preoccupazione, esternata da Teresio Valsesia, dirigente del Cai nazionale ed esperto dei sentieri d’Italia: «Uno splendido lavoro, temo che non serva a nulla. Ci passeranno pochi escursionisti perchè la Regione ha puntato sulla ‘via alpina’, definita addirittura ‘più importante delle Olimpiadi perchè duratura’. Ma tocca solo l’alta Valle Formazza e la valle Antrona, ignora le nostre montagne». Da Villa si chiede che la via alpina venga modificata seguendo integralmente il sentiero della grande traversata delle Alpi e del Sentiero Italia che attraversa le valli ossolane.