La Stampa - Venerdì 18 Maggio 2001

 

Alluvione, la Provincia sblocca il piano integrato d’interventi sulla viabilità

Strade di valle, ripristino al via
Otto miliardi d’appalti, metà alle urgenze

Pietro Benacchio
VERBANIA Strade, comincia la grande sfida della ricostruzione. Sbloccati i fondi con legge finanziaria, la Provincia ottiene il «semaforo verde» dalla Regione per otto miliardi e avvia il primo stralcio del piano d’interventi che dovrenno restituire sicurezza alla viabilità nelle valli. Tempi record se si considera che il piano di valutazione dei danni dell’ultima alluvione, calcolati in 102 miliardi e 822 milioni alle sole infrastrutture, era stato consegnato a Torino ai primi di gennaio, in anticipo sulla scadenza e che la risposta è appena arrivata. I ritardi burocratici non hanno impedito al presidente Ivan Guarducci e ai collaboratori di imprimere un ulteriore colpo d’acceleratore e presentare, ieri al Tecnoparco, scelte e punti d’intervento.
«Riguardano opere di prima emergenza - ha esordito Guarducci -, e avvalendoci delle elaborazioni del nostro ufficio tecnico e del piano redatto con l’ausilio della commissione tecnico-consultiva, presieduta dall’ingegner Giacomo Priotto, li abbiamo ripartiti un due grandi filoni. Quattro miliardi verranno destinati a lavori di ’somma urgenza’, cantierabili in tempi rapidi attraverso l’affidamento diretto che sarà coordinato dall’ingegner Giandomanico Vallesi, capo dell’ufficio tecnico provinciale. Gli altri quattro riguarderanno altrettanti lotti funzionali, scelti secondo una scala di priorità dal programma generale e per i relativi appalti, da un miliardo ciascuno, si procederà con un il metodo dell’appalto concorso secondo i dettami la legge Merloni. Si è optato per questa soluzione, pur potendo agire in deroga - ha sottolineato il presidente - in ossequio ai criteri di trasparenza che si siamo imposti».
I lotti principali, destinati a muovere investimenti di messa in sicurezza per oltre 40 miliardi, si concentreranno sugli assi operativi di Antrona, Bognanco, Cheggio, Trasquera e Bugliaga, le cui strade verranno toccate anche dai lavori più urgenti che scatteranno a giorni assieme a quelle di valle Strona, di Anzino, San Domenico e Vagna.
Il presidente Guarducci ha inoltre voluto scandire i tempi tecnici degli appalti in concorso, la cui procedura avrà come referente l’ingegner Mauro Proverbio, responsabile del settore Idrogeologico e Protezione Civile. «Entro il 31 maggio - ha precisato Guarducci - verrà pubblicato il bando. La presentazione dei progetti generali dovrà avvenire entro il 31 agosto e prima del 20 settembre ci sarà la nomina e l’entrata attività della commissione giudicatrice, che tra i suoi componenti avrà anche giuristi. L’affidamento dell’incarico si avrà entro il 31 ottobre. I cantieri potranno quindi già aprire ai primi di novembre». «Novità rilevante di questa procedura, che rompe con le consuetudini dispersive del passato - ha spiegato l’ingegner Stefano Pagani, già componente della commissione tecnica di consulenza - è che vincola le imprese ad occuparsi dell’intera progettazione, con il vantaggio di avere un unico soggetto responsabile sia per la valutazione delle priorità sia per l’avanzamento dei lavori, evitando sovrapposizioni di operatori nell’ambito della stessa valle». «Altro aspetto importante - ha rimarcato l’ingegner Priotto, presidente dell’Ordine professionale - è che i progettisti dovranno tener conto delle indicazioni contenute nel ’quaderno-guida’ che abbiamo predisposto e che prevede soluzioni tecniche d’avanguardia, compresa l’ingegneria naturalistica. Si avranno così appalti significativi, completi e collegati con la sistemazione definitiva dei versanti».