La Stampa - 14/4/2002
LE VALLI RIVENDICANO LA PRESIDENZA LASCIATA VACANTE DALLE DIMISSIONI DI MAURIZIO DE PAOLI
«Guida ossolana al Distretto»
DOMODOSSOLA
Non ci sono «misteri» nascosti nelle dimissioni di Maurizio De
Paoli dalla presidenza del Distretto Turistico dei Laghi e dell´Ossola.
Nessun retroscena: il lavoro di redattore capo del settimanale «Famiglia
Cristiana» non gli avrebbe dato molto tempo per dedicarsi al
Distretto, incarico che De Paoli ritiene vada svolto a tempo
pieno. «E´ stata esperienza positiva - conferma -. Purtroppo era
diventato impossibile far combaciare gli impegni». De Paoli
lascia un bilancio in attivo di 24 milioni di lire e alcune
iniziative che dovrebbero dare una spinta al turismo. Specie in
Ossola, terra dalla quale De Paoli arriva. E sulla quale si punta
per un rilancio del turismo attraverso l´enogastronomia e
Nevezzurra. Proprio nella valle del Toce però si mettono le mani
avanti sul futuro assetto del Distretto, ricordando che l´Ossola
deve avere un ruolo da prim´attrice. «Per statuto la presidenza
dovrebbe essere di un ossolano» rimarca Ivan Bignami, assessore
di Formazza e operatore turistico. «Certo vorremo vederci più
chiaro in queste doppie dimissioni del presidente e del direttore.
E´ ovvio che il Distretto non può restare senza guida: il vuoto
va subito riempito». C´è, per esempio, chi già avanza nomi sul
sostituto. E´ Claudio Cottini, sindaco di Santa Maria Maggiore.
«La nomina di De Paoli arrivava dall´Ossola - dice - e quindi
ritengo che gli ossolani debbano avere la presidenza. Io, e non lo
nascondo da tempo, punto sul nome di Susy Giorgis, una persona
preparata che era stata proposta senza esito in passato». Ma Susy
Giorgis, assessore in Comunità Valle Vigezzo e albergatrice,
glissa. «Ho troppi impegni -sottolinea-. Certo l´addio di De
Paoli è pesante. Mancherà la sua esperienza: con lui il
distretto era diventato operativo. Sono preoccupata per questo
vuoto in prospettiva della stagione estiva in arrivo, stagione che
negli ultimi due anni non è stata rosea». Da Oreste Primatesta,
presidente del Consorzio Cusio Turismo, giunge anche la voce degli
operatori cusiani. «Premesso che il lago d´Orta, il Vergante e
l´Aronese
sono ben inseriti e trattate con pari dignità nel Distretto
Turistico dei Laghi rispetto al Verbano ed all´Ossola - dice
Primatesta - resto l´avviso che per fare una politica turistica
seria è necessario allargare il Distretto sino a coprire il
territorio dell´ex-provincia di Novara. Il turismo insomma deve
andare «Dal riso al Rosa», dalla Bassa Novarese alle montagne
ossolane. Solo così potremo offrire un pacchetto di qualità che
invogli a restare da noi per almeno una settimana».
Renato Balducci
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