La Stampa - 12/1/2002
IL FESTIVAL JAZZ POTREBBE ARRIVARE ANCHE ALLA CASCATA DEL TOCE. MUSICA CELTICA A ORTA, RISCOPERTA DEL FOLCLORE«Aperti per turismo almeno 10 mesi»
E´ l´obiettivo-sfida lanciato dal Distretto
di laghi e monti
BELGIRATE
Il festival jazz del Lago Maggiore potrebbe riservare uno spettacolare concerto
anche ai piedi del Monte Rosa e della Cascata del Toce. Il castello di Vogogna,
Villa Antonia a Santa Maria Maggiore e Villa San Remigio a Verbania potrebbero
diventare quinte naturali per accogliere il festival dell´Operina, genere
legato alla tradizione mozartiana. Ad Orta si pensa ad una kermesse di musica
celtica e per l´Ossola al recupero delle giornate del folclore da abbinare al
raduno degli spazzacamini della Valle Vigezzo. Il Distretto turistico dei laghi
guarda alla stagione 2002 come ad un vero e proprio banco di prova per testare l´organismo
sorto dieci mesi fa ma soprattutto per varare un calendario di manifestazioni
che faccia crescere l´intero territorio, mettendo definitivamente da parte
dannosi campanilismi che - quando va bene - si manifestano con un verticoso
accavallarsi di proposte culturali e sportive che penalizzano gli sforzi degli
organizzatori e, spesso, disorientano il turista. Tanto che il presidente del
Distretto, Maurizio De Paoli, suggerisce: «Inviteremo la Provincia a finanziare
soltanto le manifestazioni che accettano di essere inserite in un calendario
comune. Il vantaggio è una promozione comune e maggior risalto ad ogni singolo
evento». Non solo. Diluire le manifestazioni consentirebbe di raggiungere un
altro sospirato traguardo: «Il nostro obiettivo - continua De Paoli - è
arrivare ad una stagione turistica che copra almeno 10 mesi all´anno». Ottimi
segnali ci sono già: Villa Bernocchi di Premeno si prepara ad aprire alla
cultura tutto l´anno. E nell´attesa di definire il programma 2002 il Distretto
punta a trasformarsi in organismo più efficace. Si è concluso con successo l´aumento
di capitale (da 141 milioni e mezzo di lire a 313 milioni) che ha aperto le
porte a nuovi soci. Per il 51% sono del Verbano, 37% dell´Ossola e 12% del
Cusio. Il capitale è per il 53% pubblico. Non è questo sbilanciamento, però,
a preoccupare il Distretto. Piuttosto la dipendenza finanziaria dalla Regione,
per una quota che oltrepassa il 90% del bilancio. Si cercheranno formule per una
maggiore autonomia ma questo, soprattutto, è il momento di cercare turisti. «Dopo
l´11 settembre - dice l´amministratore delegato Ovidio Mugnai - le strategie
di promozione sono cambiate. Oggi ci rivolgiamo soprattutto al mercato europeo e
italiano». Il Distretto che riunisce i laghi d´Orta, Mergozzo, Maggiore le
valli dell´Ossola ha tutte le carte per vincere la sfida. A infondere fiducia
ci sono i numeri di alcune iniziative di successo della scorsa stagione: 40 mila
spettatori ai 7 concerti di LagoMaggioreJazz, 20.520 passeggeri su LagoMaggiore
Shuttle, 600 su Mottarone Shuttle, 16.358 su LagoMaggiore Shuttle Boat. L´offerta
nei 96 Comuni del Distretto è di 40.134 posti letto: 15.296 in 294 hotel,
compresi gli unici due 5 stelle del Piemonte, e 24.865 in strutture
extaalberghiere. E chi sceglie laghi e monti si ferma volentieri: nel 2001 gli
arrivi (sempre nel Distretto) sono stati 802.727, che tradotti in presenze
diventano 2.922.897. E sono tanti, 400, anche quelli che in queste settimane
hanno chiamato l´199.116677, il numero dedicato alle stazioni sciistiche del
comprensorio neveazzurra. Da tutti, però, una sola domanda: c´è neve?
Carlo Bologna
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