21 Marzo 2002

Parco Naturale Veglia - Devero
Comunicato Stampa
Lettera aperta del presidente Marco Piretti
Un appello per la montagna

La montagna dell’Ossola sta morendo. Impediamo che ciò accada.
I servizi minimi di cui un villaggio di montagna ha bisogno per vivere (scuole, uffici postali, negozi, luoghi di ritrovo, trasporti) stanno scomparendo a poco a poco in nome dell’”equilibrio dei costi”, parola tremenda che nasconde il disinteresse dello Stato per le aree marginali. Scompaiono perché non sono più remunerativi. Ma la montagna non è mai stata ”remunerativa”. Ha vissuto solo per la caparbietà e il lavoro della sua gente che nei secoli ha saputo trovare ragioni di vita e fare economia in un ambiente difficile ed ostile. Con una fatica enorme e un grande attaccamento alla propria terra. Una fatica che non può e non deve essere dimenticata.
Le Alpi sono oggi un mondo in rapida e profonda trasformazione. Innanzitutto non tutte le Alpi sono uguali: vi sono aree ricche dove gli impianti turistici hanno sconvolto l’ambiente e aree povere dove lo spopolamento dei villaggi sotto i mille abitanti (il 95 % dei comuni montani) lascia
prevedere una morte imminente. E l’Ossola è un’area debole in una montagna povera! In fondo la marginalità della montagna è data dai numeri: costi alti di manutenzione (pensiamo ai dissesti idrogeologici!) e pochi abitanti (quindi pochi voti e scarso peso politico). Un evento in città interessa milioni di persone, in montagna poche decine.
Il 2002 è l’ “Anno Internazionale della Montagna”. Un anno in cui interrogarsi sul futuro della montagna italiana e trovare risposte concrete alle esigenze di sviluppo della nostra gente.
La montagna non può e non deve morire perché è una componente importante del sistema-Italia.
Il futuro della montagna è possibile solo con un nuovo tipo di sviluppo economico nelle “terre alte” che permetta alla nostra gente di continuare a vivere nei paesi dei loro padri. Come ? Facendo dell’ambiente naturale una risorsa economica, permettendo ai nostri giovani di trovare lavoro e
sostentamento sulla montagna. E’ l’impegno con cui gli amministratori del Parco Naturale Veglia-Devero stanno lavorando in questi anni.
Credo che tutti gli uomini di montagna debbano unirsi per sostenere la proposta del sen. Luigi Manfredi per una nuova legge sulla montagna, che riconosca la diversità del vivere sui monti e appronti nuove norme legislative. Credo che gli uomini di montagna debbano fare “sistema”, lavorare in modo unitario su obbiettivi concreti, al di là delle differenze politiche, con un unico scopo: un nuovo sviluppo per la montagna italiana.
Anche perché, quando le luci dei riflettori si spegneranno sull’Anno Internazionale della Montagna, noi saremo sempre lì a lavorare quotidianamente per impedire che la montagna muoia e per assicurare un futuro ai nostri figli. Per noi, uomini di montagna, ogni anno, da sempre, è l’Anno della Montagna.

Marco Piretti
Presidente
del Parco Naturale Veglia-Devero

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