VCO Azzurra TV - 12 Novembre 2002

CRODO: Torna a casa il Crodino

"Entro 15 giorni l'intera produzione del "famoso" analcolico biondo, tornerà nella sua patria d'origine ovvero Crodo. La decisione è frutto del riassetto che la Campari Spa ha avviato su scala nazionale e che porterà ad un graduale smantellamento degli stabilimenti di Sesto San Giovanni e Termoli. Per effetto di questo trasferimento in Valle Antigorio la produzione di "Crodino" salirà dagli attuali 150 milioni di pezzi a centonovanta milioni annui. L'incremento occupazionale si stima sarà del 10% ovvero poco più di dieci unità. La messa a regime della nuova linea di produzione dovrebbe avvenire a breve. Da qualche giorno in via sperimentale si sta testando l'impianto. Una vera novità dunque se si pensa che il tutto arriva a sei anni dall'accordo con cui sindacati e azienda scongiurarono la chiusura del plesso di Crodo. Una struttura che oggi, fra operai e impiegati, occupa novanta dipendenti. Vale la pena ricordare che a Crodo si imbottiglia anche l'acqua minerale. Gli ultimi dati parlano di una produzione annua di trentamila pezzi – in plastica - da mezzo litro quindicimila da un litro e mezzo ; trentamila bottiglie di vetro da litro. A queste produzioni si devono aggiungere le bibite: ogni anno Crodo produce 60 milioni di lattine di Lemonsoda e Oransoda. La notizia del trasferimento da Sulmona a Crodo dell'intera linea del Crodino è trapelata ieri sera nel corso del dibattito sviluppatosi nell'ambito di "Il sasso nello stagno" e che ha messo a confronto i vertici del sindacato locale con il numero uno degli industriali del Vco. Un confronto pacato servito alle parti per ribadire con forza che nonostante il non facile momento, l'industria nel Vco rimane una presenza forte. Magari diversa rispetto al passato ma pur sempre un elemento trainante del tessuto economico provinciale.

 

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