La Stampa 06/11/2002

Altri appuntamenti golosi con menù dedicati ai prodotti nostrani

C´è anche un Parco da gustare
Valgrande promuove i ristoranti del territorio

 

Ancora tanti appuntamenti autunnali con i «Sentieri del Gusto», la rassegna enogastronomica promossa dall'Ente Parco nazionale Val Grande in collaborazione con la condotta ossolana di Slow-food. Sempre di scena i prodotti locali che ora hanno trovato un palcoscenico nazionale nel nuovo Atlante di tutti i prodotti alimentari che hanno a che fare con le tradizioni storiche delle aree protette italiane. L'opera è stata realizzata dal ministero dell'Ambiente e alla fine di ogni incontro enogastronomico viene distribuito un estratto che comprende soltanto le tipicità del Parco nazionale della Val Grande. Domani, alle 19, il percorso si ferma alla Dislocanda di Manegra (per le prenotazioni telefonare allo 0323-587173) una creatura della Cooperativa Ser.gio, Servizi per i giovani, guidata da Renato Brignone, che da tempo sta creando opportunità per il tempo libero per i ragazzi portatori di handicap. A Manegra sulla strada che va a Pian Cavallo è stato creato un ambiente gradevole dove si possono degustare piatti di buona levatura. L'inizio è con un'insalatina ai funghi porcini su letto di germogli di soia ed olio extra vergine del Monterosso, una rarità prodotta da Angelo Sommaruga che ha piantato con successo un centinaio di ulivi a Cavandone. Ci si fa strada con formaggi nostrani alle noci per arrivare al capriolo con mousse, di castagne e mele glassate, e al fagottino ripieno di toma di Crodo e porcini. Si chiude con sfoglia di mele caramellate. Sabato, alle 12,30, si va all'Agriturismo Monterosso (0323-556510) un locale collaudatissimo tra i primi in zona a fare agritrurismo. Una sinfonia di salumi e verdure in agrodolce per aprire il pranzo. Si procede col risotto ai funghi e i panserotti fatti in casa. Tacchino e porchetta per secondo e si finisce con formaggi e torta di pere. Martedì 12 novembre, alle 20, il sentiero del gusto passa per Domodossola «Da Sciolla» (0324-242633) il ristorante di Giorgio Patrone nel cuore del centro storico. L'approccio è con la moradella di fegato, una delizia ossolana in procinto di avere la tipicità. Si prosegue con gnocchi di segale per passare al filetto di Salmerino e ravioli alle radici di crenin. Non possono mancare lo spallotto di cervo e la crostata di mele per finire. Venerdì 15 novembre, alle 20,30, si esce dai confini del parco per andare a Orta al Ristorante Bocciolo (0322-90302). Si apre con stuzzichini di castagne e funghi. Seguono il «risotto del nostro orto», nodini ai porcini, il carrello di tome del Mottarone e la torta di nocciole. Mercoledì 20 novembre si torna in Ossola all'Osteria del Divin Porcello di Masera (0324-35035) il locale di Massimo Sartoretti che utilizza rigorosamente i salumi prodotti dalla sorella. Si inizia ale 20,15 alternando salumi, crostoni ai funghi, trota della Val Loana e frittatine. Risotto del boscaiolo e gnocchi alla crema di latte anticipano l'appuntamento con il capretto vigezzino alla crema di mirtilli. Si chiude con la crostata di castagne e la grappa di Paiesco. Venerdì 22 novembre si va al Ristorante Milano di Pallanza (0323-556816) il tempio di Egidio Sala che ha al suo attivo riconoscimenti nazionali e internazionali. Si va a tavola alle 20 con i ravioli di cinghiale e l'agnello della Val Grande. Il grande tour del gusto si chiude venerdì 29 novembre, alle 20,30, al ristorante La Piazzetta di Bèe (0323-56430). Castagne d'acqua e gamberi di fiume per iniziare. Si continua con crespelle di prosciutto, costolette di cervo al Prunent e si conclude con formaggi e pavè di castagne. Le serate saranno accompagnate dagli interventi dei produttori.

 

 

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