La Stampa - 16/11/2002
RAFFORZATE LE LINEE D´IMBOTTIGLIAMENTO NELLO STABILIMENTO DI CRODO, PREVISTE NUOVE ASSUNZIONICrodino torna «made in Ossola»
Scelta della Campari dopo la chiusura a Termoli
CRODO
Centonovanta milioni di pezzi: tutti prodotti in Ossola. La Campari ha deciso
che il «Crodino», l´aperitivo che prende il nome dal paese dove nacque negli
anni Sessanta, verrà prodotto nello stabilimento in frazione Bagni di Crodo. Un
ritorno alle origini perchè il «Crodino» veniva tutto imbottigliato in Ossola
quando lo stabilimento era di proprietà delle Terme di Crodo. Da alcuni anni,
parte dell´imbottigliamento avveniva a Termoli, nel Molise. Oggi, il mutamento
delle strategie in seno alla Campari ha portato a concentrare tutta in Ossola la
produzione del noto aperitivo. Un piano di riorganizzazione che prevede la
chiusura dello stabilimento di Termoli, il ridimensionamento di quello di Sesto
San Giovanni e la realizzazione di un nuovo complesso a Novi Ligure, in
provincia di Alessandria. «Il potenziamento delle linee produttive nello stabilimento
ossolano è già stato completato e fra una, due settimane da Crodo
incominceranno ad uscire le nuove bottigliette del noto aperitivo, produzione
che vedrà anche la novità del vuoto a perdere. Una novità, questa, perché l´azienda
ha deciso di rinunciare al recupero delle bottigliette di vetro in quanto l´operazione
era troppo costosa e non dava complete garanzie igieniche» spiega Mauro Tiboni,
della Cgil del Verbano Cusio Ossola. Il concentramento in Ossola della
produzione comporterà anche un incremento a livello occupazionaLe di circa un
dieci per cento di unità. Attualmente a Crodo lavorano 90 persone, alle quali
se ne aggiungeranno una decina proprio per far fronte all´aumento della
produzione. Oltre al «Crodino» in Ossola vengono imbottigliate anche 60
milioni di lattine di bibite (Oransoda e Lemonsoda) e 75 mila bottiglie
contenenti l´acqua minerale. In Piemonte, come detto, oltre che in Ossola, la
«Campari» investirà anche nell´Alessandrino. «A Novi Ligure - dice Tiboni
che partecipa per la Cgil alle trattative al tavolo nazionale - la società
realizzerà un nuovo stabilimento, dando lavoro a 120 persone: metà proverranno
da Sesto san Giovanni, dove sono previsti ridimensionamenti produttivi. Il
complesso industriale della Campari, che sorgerà in un´area di 200 mila metri
quadrati, comporterà un investimento di 60 milioni di euro».
Renato Balducci
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