La Stampa - 19/11/2002

INAUGURATO PER LA PRIMA VOLTA A DOMODOSSOLA L´ANNO ACCADEMICO DEI CORSI DI LAUREA DELL´ATENEO DEL PIEMONTE ORIENTALE

Università, il Vco continua a crescere
E si rafforza l´alleanza culturale con il Cantone Vallese

DOMODOSSOLA
Il Vco rivendica l´ingresso nell´Ateneo del Piemonte Orientale come quarto polo, in aggiunta al triangolo Novara-Vercelli-Alessandria. Per avere una voce costante all´interno delle strutture dell´Università e continuare a fare crescere i corsi già presenti: Scienze Riabilitative ed Infermieristiche (a Verbania, rispettivamente con 10 e 46 matricole) e da quest´anno Promozione e Gestione del Turismo (a Domodossola con tirocinio a Stresa, 38 iscritti). E ieri, per la prima volta e in omaggio al nuovo corso, Domodossola ha ospitato la cerimonia d´apertura dell´anno accademico 2002-2003 dell´«Avogadro». Una giornata che il sindaco Gian Mauro Mottini ha definito «storica per lo sviluppo di questa città e dell´intero Vco. Un percorso iniziato dal mio predecessore Mariano Cattrini e portato avanti con grande convinzione dall´Ars.Uni.Vco (l´associazione per lo sviluppo delgi studi universitari) guidata dal presidente Guarducci. L´Università del Piemonte Orientale ha creduto in questo obiettivo ed oggi il Collegio Rosmini può rinsaldare il fortissimo legame con la cultura e la formazione di questo territorio». A disposizione degli studenti professori in carne ed ossa, un´aula multimediale attrezzata dalla Comunità montana, una segreteria didattica che funziona come raccordo con la Facoltà-madre di Economia. Il presidente Ivan Guarducci ha sottolineato l´importanza dei corsi per formare nuove professionalità nel Turismo e nella Sanità, due settori vitali per il Vco ed ha richiamato la necessità di entrare a pieno titolo nei «costituenti» del Piemonte Orientale. Ha risposto il rettore Ilario Viano: «Aprire dei corsi non significa avere un´Università, vuol dire far entrare gli studenti nella comunità universitaria. E noi cercheremo di stabilire legami sempre più forti. Perchè la nostra è un´Università territoriale, non ha una sede prevalente. Certamente il Piemonte Orientale non può fare a meno del Vco. Dobbiamo quindi costruire una rete sempre più fitta, è la nostra missione dal 1998, l´anno dell´autonomia da Torino. Nel rinnovo di programma inseriremo anche il Verbano Cusio Ossola, per un Ateneo quadripolare». L´importanza dei corsi avviati è stata sottolineata dal preside di Economia Cesare Emanuel, dal presidente dei corsi sanitari Bruno Frea, dal direttore dell´Asl Mario Vannini e dall´assessore al Turismo Ettore Racchelli che, in particolare, si è soffermato sulla necessità di cogliere l´occasione delle Olimpiadi 2006 per rilanciare il Vco: «Qui c´è il 30% del turismo regionale, 2.800.000 presenze, 800 mila arrivi. Le Olimpiadi richiedono investimenti per 2500 miliardi, quali sono le professionalità che consentiranno di trasformare in redditi questi investimenti? La Regione crede nella formazione, per questo punta sul corso di Promozione e Gestione del Turismo ma occorrono anche `investitori locali´: banche e fondazioni devono fare la loro parte». L´Università del Vco è appena nata ma già guarda oltre i confini ed in particolare verso il Cantone Vallese. Il Capo dipartimento della cultura Claude Roch ha portato il saluto della delegazione svizzera all´apertura dell´anno accademico. Nel pomeriggio a Villa San Remigio, alla presenza del prefetto Alfonso Pironti, ha firmato con il presidente della Provincia un protocollo d´intesa per rafforzare i legami d´amicizia e sviluppare progetti di formazione che comprendono anche una «Università delle Alpi» a Domodossola. «La firma di quest´intesa - dice Roch - consentirà nuove chanches ai giovani che vivono attorno alla nostra frontiera comune. C´è la necessita di un´apertura sull´Europa in tema di formazione, ricerca e cultura. Oggi la cooperazione diventa sempre più forte».

Carlo Bologna

 

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