La Stampa - 28/11/2002

L´albergo Cervandone riaprirà

Stanziati dalla Regione 300 mila euro a favore di Comune e Parco del Devero

BACENO
L´albergo Cervandone dopo trent´anni di oblio ricomincerà a vivere. Era uno dei simboli del turismo alpino d´elite del Novecento: 68 camere, cinque piani, 2005 metri quadrati, l´ideale per godere delle riposanti passeggiate che offre l´alpe Devero o per affrontare escursioni più impegnative. Era chiuso dal 1975. Comune di Baceno ed Ente Parco Veglia-Devero, dopo anni di aste disertate, hanno prospettato alla proprietà (l´Enel) la possibilità di acquisto. Cosa che è diventata realtà grazie all´intervento della Regione che ha destinato 154.937 euro sia al Comune che al Parco. In tutto, tradotto nelle vecchie lire, 600 milioni a fronte di una trattativa che si è chiusa sull´acquisto per 800 milioni. «L´atto andrà concluso entro giugno 2003 - dice il sindaco di Baceno, Stefano Costa - Mancano ancora 190.000 euro che abbiamo chiesto alla Fondazione Cariplo». Inizialmente la Regione aveva stanziato fondi per la costruzione del parcheggio interrato alle porte del Devero, poi l´arrivo dei fondi del Ministero dell´Ambiente per quest´opera, ha rimesso in gioco quei soldi che - anzichè tornare nel calderone per essere ridistribuiti - sono rimasti al Devero. «La Regione - dice l´assessore al Turismo Ettore Racchelli con il consigliere Valerio Cattaneo- crede al potenziamento a alla fruizione turistica dei parchi. Sull´Ossola in particolare ci saranno ricadute positive anche in vista delle Olimpiadi del 2006». E l´assessore ai Parchi Ugo Cavallera precisa: «Abbiamo posto un vincolo di destinazione. L´albergo Cervandone deve restare a fini ricettivi e di servizio dell´area protetta». «Finalmente - dice il presidente del Parco, Marco Piretti - grazie all´impegno particolare dell´assessore Racchelli riusciamo a concretizzare progetti importanti, perchè il parco non è solo vincoli ma anche sviluppo. In quest´ottica va visto anche il rilancio dell´albergo Monte Leone all´alpe Veglia e la costruzione di gallerie per garantire l´accesso ai mezzi autorizzati». Il presidente del Distretto dei laghi, Arturo Lincio, confida che la futura riapertura del «Cervandone» possa invertire la tendenza diffusa: «Oggi al Devero c´è un turismo mordi e fuggi, con un albergo ci aspettiamo permanenze e un salto di qualità». Oggi il Devero offre un centinaio di posti letto. Da parte della Provincia la soddisfazione degli assessori Tiziano Iacchini e Claudio Cottini: «Giusto valorizzare i parchi, che sono il 13% del nostro territorio».

c. bo.

 

 

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