La Stampa - 15/10/2002
NEL FINESETTIMANA LE CERIMONIE CON AMMINISTRATORI ITALIANI E SVIZZERI: IL PUNTO SU RICOSTRUZIONE E DIFESA DEL TERRITORIO
«Mai più in ginocchio per le alluvioni»
Gondo e Trasquera nel ricordo dei morti di due anni fa
DOMODOSSOLA
Due anni fa il Verbano Cusio Ossola sott´acqua, messo a dura prova da un´alluvione
che sembrava non finisse mai: frane, smottamenti, strade interrotte, paesi
isolati, un morto in Val Divedro. La più colpita fu l´Ossola con Bognanco,
Trasquera e Macugnaga irragiungibili per l´impraticabilità delle strade.
Centocinquanta le persone evacuate. I danni furono numerosi anche nel Verbano,
con il Lago Maggiore abbondantemente al di sopra degli argini. Il dramma più
eclatante si consumò a Gondo il primo paese svizzero, oltrefrontiera, sulla
strada che sale al Passo del Sempione. Alle 10,30 del 14 ottobre del 2000 una
frana si staccò dalla montagna seminando il terrore: la massa di rocce e
detriti trascinò con sè dodici persone, case ed edifici pubblici. A Trasquera,
sul versante italiano, a pochi chilometri in linea d´aria morì Carlo Nanzer,
58 anni, spazzato via da una frana insieme alla sua casa. Per ricordare i morti
e per non dimenticare quanto accaduto, cittadini svizzeri e italiani si sono
ritrovati a Gondo venerdì sera e a Trasquera il giorno dopo. Alle due cerimonie
erano presenti amministratori e autorità dei due paesi che hanno cominciato a
fare i bilanci della ricostruzione. Il sindaco di Trasquera, Arturo Lincio, e il
suo collega svizzero Squarotti hanno convenuto che «il miglior modo per
ricordare le vittime è quello di continuare a fare qualcosa per il territorio e
non abbandonarlo». Sul fronte italiano c´è soddisfazione perchè sono stati
portati a termine i lavori più urgenti. Adesso, però, vengono richiesti altri
soldi allo Stato e alla Regione per completare le opere che mancano. «Abbiamo
speso 4 miliardi di vecchie lire per sistemare versanti, acquedotti e fognature
- dice Lincio -. Ora abbiamo in programma opere per altri due miliardi». La
stessa cosa dice Bruno Stefanetti, primo cittadino di Varzo: «I finanziamenti
per i lavori più urgenti, già ultimati, li abbiamo impegnati. Si tratta di
completare le scogliere di contenimento dei torrenti Cairasca e Diveria».
Soddisfatto per i lavori già fatti Giuseppe Maccagno sindaco di Bognanco: «Ora
però abbiamo bisogno di altri soldi per mettere mano al controllo della velocità
del fiume Bogna». Preoccupazioni da Macugnaga vengono espresse dal vicesindaco
Tiziano Iacchini per quanto riguarda la galleria di Monte Rubbio: «Erano stati
stanziati 60 miliardi di vecchie lire con provvedimento urgente. Noi ci siamo
subito attivati per la progettazione che abbiamo presentato nel maggio 2001. A
distanza di un anno l´Anas non ci ha dato nessuna risposta. Ora abbiamo scritto
al ministro Lunardi chiedendogli di farci sapere qualcosa».
Filippo Rubertà
www.alpeveglia.it | Il portale indipendente sul Parco Naturale Alpe Veglia e la Val Cairasca |