La Stampa
- 25/10/2002
IN ALTA VAL FORMAZZA
Giro d´Italia alla Cascata del Toce
NOVARA
La conferma arriverà solo tra un paio di settimane quando il Giro d´Italia sarà
ufficialmente «svelato», ma tutto lascia prevedere un arrivo della corsa «rosa»
in Valle Formazza con traguardo ai 1700 metri della Cascata del Toce. L´Unione
Ciclistica Valdossola, di cui è presidente Florido Barale, figlio d´arte e lui
stesso ex professionista con l´«Amore e Vita», ha spinto e premuto per
diversi mesi alla porta di Carmine Castellano e degli altri organizzatori. A
Formazza, questa estate, c´è stato un «summit» con la presenza dello stesso
Castellano e di Ettore Racchelli per studiare il tracciato e soprattutto gli
ostacoli da superarare (si era parlato anche di «ponticelli» che non avrebbero
potuto reggere al peso della carovana): ma tutto sembra adesso risolto. Il Giro,
che nell´ultima edizione ha saltato a piè pari le province di Novara e del
VCO, dovrebbe insomma fare il suo ritorno alla grande. «Aspettiamo conferme -
sospira Barale - per quella che dovrebbe essere la nostra grande occasione.
Granfondo e cicloturistiche hanno a più riprese portato alla ribalta le vallate
ossolane, però è chiaro che un tappa alpina del Giro d´Italia sarebbe ben
altra cosa». Il traguardo alla Cascata del Toce concluderebbe una delle
frazioni più impegnative del Giro. Si parla di tappone di oltre 200 chilometri,
che potrebbe partire dalla zona di Lecco, entrare in Svizzera, attraversare
Locarno, poi Cannobio e Cannero, scendere a Verbania, risalire a Domodossola,
quindi Baceno, Premia, Ponte e la salita finale. Da Domo alla Cascata sono 46
chilometri, durissimi gli ultimi 6. Il giorno successivo il Giro ripartirebbe da
Domodossola. Si vocifera anche di una cronometro finale sul tragitto
Arona-Milano ma, come detto, solo il prossimo 16 novembre si conosceranno i
dettagli.
s.b.
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