La Stampa - 26/9/2002

 

OTTO STAZIONI SCIISTICHE DEL VCO RICEVERANNO CONTRIBUTI DOPO IL DISASTROSO INVERNO SCORSO

Fondi per la neve artificiale

Aiuti della Regione ai gestori degli impianti

 

DOMODOSSOLA
Guardano con un po´ d´invidia a Cortina gli operatori delle stazioni sciistiche dell´Ossola. I primi fiocchi di neve caduti in questi giorni in Veneto e Valtellina farebbero comodo anche alle stazioni turistiche ossolane, in questi ultimi anni alla prese con la carenza di neve. Se per ora non cadono fiocchi di neve arrivano almeno i finanziamenti regionali per il potenziamento degli impianti per l´innevamento artificiale. Anche al Verbano Cusio Ossola, come il Mottarone per la provincia di Novara, la Regione Piemonte ha assegnato contributi per potenziare gli impianti di innevamento artificiale. Otto le stazioni interessate: Ceppo Morelli, Craveggia, Domodossola, Formazza, Macugnaga, Malesco, Premeno e Santa Maria Maggiore. La «fetta» più grossa arriverà a Macugnaga: 34.660 euro tra Funivie Monte Rosa e la società Samonini. Altri 16.800 euro sono stati assegnati a Domobianca. I contributi regionali coprono il 30 per cento di quanto ciascun gestore ha speso per produrre neve artificiale e tenere aperte le piste. «Non è stato un inverno felice quello scorso - ammette Rosario Pace della Magic Ski di Formazza-. Ben vengano questi soldi anche se risolvono solo in parte il "buco" che abbiamo subìto per la carenza di neve. Abbiamo avuto, per la stagione invernale 2001-2002, un mancato incasso dell´83 per cento. In una società come la nostra solo il personale grava sul bilancio per circa 100 mila euro». «E´ stata una stagione poco bella. I soldi dati dalla Regione sono un riconoscimento al nostro impegno: tenere aperte le piste vuol dire, di riflesso, far lavorare ristoranti e bar che gravitano attorno agli impianti» dice Rinaldo Rolandi di Domobi anca, la località sciistica del Lusentino, sulle alture di Domodossola. «La nostra stazione ha già sette cannoni sparaneve -aggiunge- e questo ci ha consentito, l´inverno passato, di tenere aperto quando altre stazioni erano chiuse. Con il clima che c´è si ricorrerà sempre di più all´innevamento artificiale. La gente deve capire che andare sulla neve artificiale non è riduttivo o meno bello di sciare su quella naturale».

Renato Balducci

 

 

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