VCO Azzurra TV web19 Aprile 2001


DOMODOSSOLA: Dissesto idrogeologico. 
"Diffondere una nuova cultura del rischio tra i residenti nei territori indicati a forte pericolo di dissesto, sia questo sismico o idrogeologico. Da qui, hanno detto stamani i relatori che hanno preso parte al convegno organizzato dall'Istituto Tecnico Einaudi in collaborazione con la Comunità Montana Valle Ossola, occorre partire per riscrivere una nuova pianificazione del territorio. Dunque sono la comunicazione con la popolazione da un lato e la collaborazione fra esperti dall'altro i punti cardi attorno ai quali in futuro dovrà ruotare il dibattito che necessariamente dovrà portare i tecnici a ritracciare i confini della futura pianificazione territoriale del Vco. E se per gli studenti dell'Istituto Commerciale di via Oliva quella odierna è stata una insolita lezione, per gli amministratori che hanno assistito al convegno è stata un'occasione in più per capire quale sia lo stato del dissesto causato al territorio locale della recente alluvione di ottobre. Il convegno domese ha proposto nel corso dei diversi interventi uno spaccato il più fedele possibile della fotografia esistente oggi. Come dire una valutazione a tutto campo del problema a partire dagli effetti scatenanti dell'alluvione come le condizioni climatiche sino al confronto dei dati relativamente agli eventi di piena del Toce. Un'analisi dettagliata dell'intensità delle precipitazioni degli eventi associata ad una lettura il più attendibile possibile del quadro preliminare degli effetti provocati al territorio dalle piogge dello scorso autunno di questo si è discusso oggi. Una valutazione a 360 gradi dei processi di instabilità dei versanti, fra questi Montescheno, Ceppo Morelli e Trasquera dove, a detta degli esperti le condizioni di rischio potrebbe nel tempo anche accentuarsi anche in assenza di condizioni meteorologiche avverse. Da rimarcare comunque che una sola è stata la costante che ha caratterizzato gli interventi del responsabile della Direzione Regionale Servizi Tecnici di Prevenzione, Giuseppe Ben, ai geologi locali Italo Isoli e Alessandro Pirocchi, all'urbanista del politecnico di Milano Sciaria Menoni una sola la costante: l'importanza della prevenzione territoriale del rischio idrogeologico.