La Stampa - Sabato 07 Aprile 2001


Neve abbondante e impianti aperti su gran parte delle stazioni invernali
La stagione sciistica prenota anche Pasqua

Amedeo Macagno
BARDONECCHIA Neve e ancora neve, con temperature ancora quasi invernali su tutte le piste da sci dell’arco alpino piemontese. E così, per chi non ha già ritirato sci e scarponi, molti skilift e seggiovie funzioneranno sino a Pasqua. A Bardonecchia, dove per il weekend sono aperti 12 impianti su 23 e dove la neve varia dai 40 ai 150 centimetri dello Jaffreau, si parla addirittura di chiudere la stagione a fine mese. E anche nel comprensorio della Via Lattea, dove gli impianti gireranno sino al 22 di aprile, la neve non manca. Si scia bene a Sauze d’Oulx (12 impianti aperti su 22), come a Cesana-San Sicario (6 su 119, a Clavière (11 su 13) e al Colle del Sestriere (12 su 20). La neve, che varia dai 50 ai 150 centimetri, è compatta, primaverile; ma se si sale un po’ di quota, come alle pendici del Fraiteve, nel vallone del Rionero, si può trovare ancora neve invernale. E dopo una stagione decisamente fortunata, anche per il discreto numero di sciatori che hanno frequentato la zona, ha però dovuto chiudere i suoi impianti la piccola stazione del Pian del Frais, sopra Chiomonte, dove si è sciato sino a sabato scorso. Tiene invece aperto per il fine settimana Usseglio Pian Benot, dove funzionano 3 impianti: Punta Lance, Lago Verde e Scoiattolo. La neve primaverile varia qui dai 40 agli 80 centimetri. In Val Chisone, a Pragelato, il manto nevoso non supera i 50 centimetri e la neve è anche qui primaverile, come a Ghigo di Prali, dove è prevista l’apertura per il weekend di 6 impianti su 7 che ne possiede la stazione. In provincia di Vercelli si scia ancora ad Alagna e all’Alpe di Mera-Scopello, dove al sabato e domenica funzionano 3 impianti al metro e 20 centimetri di neve che regnano ancora in zona. Gli impianti qui dovrebbero «girare» sino a Pasqua. Tre gli impianti di risalita aperti per il sabato e domenica anche all’Alpe Deveno, dove la coltre bianca sfiora i 2 metri, come a Macugnaga, dove in cima al Monte Moro si segnalano 290 centimetri di neve. Qui sono in previsione di apertura ben 9 impianti sugli 11 che possiede la stazione. Sci ai piedi anche a San Domenico-Alpe Ciamporino, come in Val Vigezzo. Nella provincia di Cuneo si scia ancora a Crissolo-Rucas Pian Muné, dove è possibile praticare anche lo sci di fondo e ad Entracque. Sci nordico anche a Festiona, dove viene battuta una pista di oltre 30 chilometri. A Limone Piemonte, temperature permettendo, verranno aperti per il weekend dai 18 ai 20 impianti di risalita. La neve, che varia qui dai 40 ai 90 centimetri, è compatta, specialmente nelle prime ore del mattino, come a Lurisia e ad Artesina e Pratonevoso, dove sarà aperta una decina di impianti per stazione. Si possono calzare ancora gli attrezzi anche a San Giacomo di Roburent e a Ponte Chianale, dove è sempre battuto un anello per lo sci nordico, che varia dai 3 ai 9 chilometri. Su tutto l’arco alpino piemontese è previsto tempo molto variabile, con nuvole sparse e possibili precipitazioni, anche nevose, sopra i 2300 metri. L’indice di pericolo valanghe è un po’ diminuito rispetto agli scorsi weekend (indice 2, moderato). Il soccorso alpino raccomanda comunque molta prudenza agli amanti del fuoripista.