La Stampa - Mercoledì 18 Aprile 2001

 

Il maltempo rovina il ponte festivo, molte stazioni aperte sino a maggio

Si allunga la stagione dello sci
Domobianca festeggia le 60 mila presenze

 

Filippo Rubertà
DOMODOSSOLA La provvidenza non è stata generosa fino in fondo: tanta neve, ma parecchi week-end col tempo brutto. All’indomani della chiusura stagionale di alcune stazioni sciistiche, è tempo di bilanci e i gestori degli impianti concordano: l’euforia per lo spessore del manto nevoso è stata ridimensionata dalle condizioni climatiche avverse.
A farne le spese soprattutto Macugnaga e Ciamporino, penalizzate dalle forti precipitazioni e dai venti. Un’evenienza che ha costretto le due stazioni a chiudere, in diverse occasioni, nelle giornate festive, momenti in cui, col tempo bello, si sarebbero superate le duemila presenze. Baciate dalla neve, le due località alpine hanno potuto sfoggiare piste sempre al meglio. «Erano anni - dicono alle Funivie di Macugnaga - che non avevamo pendii messi così bene. Ma è servito a poco, perfino a Pasqua il tempo non è stato clemente».
L’abbondanza di neve, l’ultima è caduta domenica notte, consentirà comunque alle due stazioni di tenere gli impianti aperti fino a maggio. Al Monte Moro, che in questi giorni ospita un meeting di maestri di sci provenienti da tutto il Piemonte, si scia tutti i giorni fino a domenica. Poi le sciovie rientreranno in funzione il 25 aprile e durante il week-end di fine mese, compreso il ponte del 1° maggio. A Ciamporino, dove finalmente potrebbe essere aperto lo sklift del «Dosso», oltre che in queste giornate si spera di proseguire la stagione fino a metà maggio. Per gli stessi motivi, legati al tempo, i bilanci non sono positivi nemmeno all’Alpe Devero:«Chiudiamo a malincuore - dice il titolare degli impianti Umberto Alberti - perchè le piste sono bellissime. E’, però, due mesi che il tempo non ci lascia in pace».
Moderatamente soddisfatto Rosario Pace titolare della Magic-ski, l’azienda che gestisce gli impianti di Valdo a Formazza: «Abbiamo avuto 8500 presenze. Non sono certo sufficienti per coprire le spese. Tuttavia da quando, a febbraio, è stata aperta la seggiovia del Sagersboden gli afflussi sono aumentati decisamente e questo ci fa ben sperare per il prossimo anno».
Positivo è il giudizio di Cesare Toniutti delle sciovie Piana di Vigezzo:«E’ andata bene. La neve c’era e la gente è arrivata. Abbiamo lavorato parecchio con le settimane bianche». Euforia a Domobianca la società proprietaria delle sciovie di Lusentino che ha visto passare, ai propri botteghini, oltre 60 mila sciatori. Dice l’amministratrice Roberta Rolandi:«E’ stato un vero record, rispetto alle passate stagioni. Siamo a oltre il doppio delle presenze facendo il confronto con lo scorso anno». Il successo di Lusentino è in parte dovuto alla sua posizione geografica: la vicinanza con Domodossola permette afflussi, durante i giorni feriali, di oltre 300 persone. In più la stazione lavora molto con i corsi e con lo sci agonistico.