La Stampa - Giovedì 26 Aprile 2001

 

Seraiocco, il candidato sindaco della lista ricusata annuncia che non ricorrerà al Tar

«A Trasquera negati i diritti di scelta»
Una lettera aperta a prefetto, Procura e carabinieri

TRASQUERA
Andrea Seraiocco «non ci sta» e rivendica almeno il diritto di parola. Escluso dalla sfida elettorale per aver presentato una lista incompleta, il candidato sindaco di Trasquera annuncia di non voler ricorrere al Tar contro il verdetto della Commissione circondariale. Con la sua squadra di aspiranti consiglieri (Stefania Balice, Diego Del Pedro Pera, Gian Piero Domeniconi e Italo Strigini) ha però inviato una lettera aperta a prefetto, Procura della Repubblica, carabinieri e mezzi d’informazione in cui spiega come sono andate le cose e punta l’indice contro le norme vigenti che, di fatto, hanno limitato la libertà di scelta per i trasqueresi. «E’ vero - scrivono - per inesperienza abbiamo commesso l’errore di presentare una lista elettorale mancante di un nominativo; non è facile giustificare la nostra ignoranza in materia legislativa, di fatto, ci siamo affidati a chi credevamo preposto a ravvisare e comunicare le eventuali irregolarità». Raccontano di aver consegnato i documenti al segretario comunale, ottenendo dopo un suo primo controllo assicurazioni che tutto fosse in ordine e anche la «debita ricevuta». Soltanto poi, con una telefonata alla Commissione, avrebbero appreso della lista ricusata «nell’assoluto e sempre ammirevole rispetto della legalità».
Seraiocco e gli altri firmatari, senza trovare giustificazioni», invitano a riflettere. Innanzitutto sulla circostanza «che avevamo costituito la lista nel giro di pochissimi giorni perchè eravamo venuti a conoscenza che non vi sarebbe stata che una sola altra lista; il nostro intendimento era di offrire alla popolazione un’alternativa, una possibilità di scelta fondamentale per la democrazia, consapevoli che la nostra sarebbe stata destinata all’opposizione».
«In uno Stato democratico, mai la legalità dovrebbe ledere la democrazia; uno stato democratico dovrebbe sempre prevedere un’opposizione (anche nelle piccole proporzioni come il Consiglio comunale di Trasquera). Il sempre lodevole rispetto della legalità ha leso il nostro diritto di scelta, ha leso il nostro diritto alla democrazia, è ciò corretto?»