La Stampa -
Martedì 19 Dicembre 2000
Le vacanze di fine anno in montagna accendono richieste anche fra i giovani
E’ caccia alle baite in affitto
«Molto più facile trovare posto in albergo»
Filippo Rubertà
DOMODOSSOLA Per le vacanze in montagna è già iniziato il conto alla
rovescia. Dietro gli abeti e gli addobbi luccicanti si sta muovendo la macchina
della ricezione turistica. «I giochi - dicono gli operatori - sono comunque
fatti già da questa estate, anche se non mancano le sistemazioni per i
ritardatari». Di difficile accaparramento, soprattutto case e appartamenti. In
Val Formazza ed in Val Vigezzo si trova ancora qualcosa nei paesi più
decentrati, ma il grosso è già stato affittato da quest’estate.
Più possibilità, invece, a Macugnaga e lungo la Valle Anzasca per via
dell’incertezza sulle condizioni della strada, minacciata da una frana e
riaperta soltanto una settimana fa. Qualche occasione si trova pure a San
Domenico e all’Alpe Devero. Spiegano agli uffici turistici: «Le case sono
tutte via perchè i proprietari preferiscono darle stagionalmente. Quelle ancora
libere non vengono affittate se la richiesta è soltanto di pochi giorni. Non è
conveniente, perchè finite le feste non c’è ricambio». Si affitta da
novembre ad aprile, per il periodo dello sci, oppure in primavera ed estate
quando iniziano le escursioni. Per 4-5 posti letto si va dai 2 ai 3 milioni,
spese escluse. Un po’ più cara Macugnaga dove si arriva fino a 4 milioni.
Costi più salati, in proporzione, affittando soltanto per una settimana durante
le festività natalizie. A Macugnaga prezzi da un milione e mezzo a due. Da 800
mila lire ad un milione e mezzo nelle altre località. Il più richiesto è il
periodo a cavallo di San Silvestro, soprattutto da gruppi di giovani che
vogliono stare insieme, mentre il 25 dicembre si preferisce rimanere in famiglia
nelle residenze abituali. Più facile trovare una sistemazione in albergo sia a
Natale che a Capodanno. I prezzi della pensione completa vanno dalle 75 mila
alle 120 mila lire al giorno. In molti casi c’è il pacchetto di tre giorni,
in cui è compreso il cenone dell’ultimo dell’anno, che costa
complessivamente dalle 300 alle 450 mila lire. L’offerta, quasi sempre, è
gratuita per i bambini fino a 2 anni, sconti dal 20% al 50% per chi questa età
l’ha superata. Vacanze a buon mercato per chi riesce a trovare ancora qualche
posto libero nei Rifugi del Cai. Alcuni di essi organizzano il cenone di fine
anno. Per accedere a quelli rimasti chiusi si possono chiedere le chiavi ai
custodi. Per ogni informazione dettagliata si può contattare l’Ufficio
turistico della stazione di Domodossola (telef. 0324-248265) o le Pro Loco che
possono fornire l’elenco di case, alberghi e rifugi per i contatti.