La Stampa -  Sabato 23 Dicembre 2000

Presentato ieri al Tecnoparco il nuovo ente del Turismo che debutterà alla Bit

Nasce il Distretto di laghi e valli
Racchelli: «Troviamogli un nome più efficace»

Sergio Ronchi
VERBANIA Il nuovo Distretto turistico Lago Maggiore e d’Orta, Monti e Valli dell’Ossola (questa al momento la denominazione con cui sarà presentato alla Bit di Milano) ha preso ufficialmente il via ieri pomeriggio al Tecnoparco.
L’assemblea straordinaria della Aptl del Lago Maggiore e di Mergozzo ha infatti deliberato la fusione per incorporazione delle altre preesistenti agenzie del Cusio e dell’Ossola. Nasce così il nuovo ente unitario di cui entro gennaio si nominerà il consiglio di amministrazione. Proprio nel momento in cui in vari settori del Vco, come sanità e commercio, riprendono vigore spinte disgregatrici e campanilistiche, nasce una realtà che va contro corrente aggregando l’intera provincia.
Il Distretto turistico si propone di favorire una promozione unitaria del territorio in tutte le sue componenti, diverse ma integrate e in grado di offrire una ampia gamma di opportunità ai visitatori. Si tratta inoltre di una realtà che va al di là dei confini istituzionali, in quanto comprende il Vergante e l’intero Cusio, dunque territori appartenenti alla provincia di Novara. Trova così attuazione la legge per la modifica degli ambiti turistici, proposta dell’assessore al turismo Ettore Racchelli e approvata nello scorso mese di marzo.
«Le agenzie finora operanti sono ormai conglobate in una sola realtà - osserva l’assessore provinciale al Turismo Tiziano Iacchini -. Gli enti pubblici hanno fatto la loro parte, ora tocca ai privati formalizzare la loro adesione». Lo stesso Iachini e il presidente della Provincia Ivan Guarducci garantiscono congrui investimenti per far conoscere su vasta scala il territorio come pacchetto globale. Il presidente uscente della Aptl del Lago Maggiore, Giuseppe Federici, sintetizza il nuovo distretto in cifre: «Alberghi e campeggi conferiti sono rispettivamente 172 e 37 dal Verbano, 97 e 9 dall’Ossola, 30 e 10 dal Cusio; complessivamente si dispone dunque di 299 alberghi e 56 campeggi, per un totale rispettivo di 15.098 e 22.446 posti». Ettore Racchelli, artefice della riforma, sottolinea l’importanza della nascita di un sistema turistico locale omogeneo su cui si individueranno piani e risorse.
«Come tale - dice l’assessore - la nuova entità va valorizzata e connotata, con una denominazione che superi il solito riferimento alle tre parti del territorio». «E poichè occorre dare un nome adatto al nuovo Distretto sarebbe ora anche di pensare una volta per tutte a cambiare il nome di Provincia del Vco, una sigla che non è certo il migliore biglietto di presentazione».