La Stampa - Giovedì 28 Dicembre 2000

 

Il piano di valutazione dei danni presentato oggi dalla Giunta provinciale al Tecnoparco

Vco, via agli interventi di ricostruzione
Le opere di sicurezza dovranno essere ultimate in un anno

Adriano Velli
VERBANIA Tempi brevi per la riparazione dei danni provocati dalla disastrosa alluvione dell’Ottobre scorso. Entro Marzo dell’anno prossimo saranno appaltati gli interventi; i lavori, almeno quelli per la messa in sicurezza del territorio, dovranno concludersi in dodici mesi. Il Vco ha finora rispettato le scadenze dell’ordinanza ministeriale e ha predisposto, nel termine di sessanta giorni, il piano di valutazione dei danni alle infrastrutture dell’intera provincia che sarà presentato ufficialmente oggi pomeriggio alle 16 nella sala Congressi del Tecnoparco.
Il documento è stato redatto con l’ausilio di una commissione tecnico- consultiva presieduta dall’ingegner Giacomo Priotto e formata da tecnici e geologi esterni all’Amministrazione. Una scelta contestata dai gruppi del centro- sinistra. I consiglieri Dresti, De Santi, Alberganti e Ravaioli hanno infatti presentato un ordine del giorno che invita la Giunta a ritirare la delibera che istituisce la commissione tecnica di supporto e a riproporre eventualemente il provvedimento «con un maggior rispetto di forma e sostanza». In linea di principio, i gruppi di minoranza non vedono di buon occhio «costose consulenze esterne» e avrebbero preferito una maggiore valorizzazione delle competenze professionali del settore tecnologico dell’Ente. «In ogni caso- sostengono- l’istituzione della commissione avrebbe dovuto essere richiesta con parere motivato e formale dal responsabile del servizio, documentazione che doveva essere allegata alla delibera. I professioniti avrebbero dovuto essere selezionati con procedure oggettive e di tipo concorsuale. Si dovevano stabilire incompatibilità fra la redazione del piano e la progettazione degli interventi».
«Ci siamo attenuti a criteri di assoluta trasparenza- ha replicato il presidente della provincia dottor Ivan Guarducci- abbiamo accolto la disponibilità dell’ordine degli ingegneri del Vco per la redazione del piano di valutazione dei danni alluvionali che non poteva essere accollato interamente agli uffici, già oberati dalle situazioni di emergenza. Non a caso la commissione è guidata dal presidente dell’ ordine degli ingegneri. E proprio grazie a queste preziose e qualificate consulenze siamo riusciti a rispettare i termini del’ordinanza ministeriale con un programma che ci consentirà di attivare in tempi brevi gli interventi di ricostruzione e di sistemazione idrogeologica definitiva, ben individuati nel piano». Guarducci aveva già quantificato in 1350 miliardi circa i danni provocati dall’alluvione alle principali infrastrutture del Vco. Solo per mettere in sicurezza le strade provinciali ci vorranno più di cento miliardi. La cifra indicata dal presidente comprende però anche la sistemazione delle strade statali e il riassetto idrogeologico lungo l’asta del Toce e i suoi affluenti. Nel piano sono comunque ben distinte le diverse fasi che riguardano gli interventi immediati, il ripristino di condizioni di sicurezza e gli investimenti con un orizzonte temporale più ampio per prevenire ulteriori dissesti. Non sono invece ancora stati quantificati i danni ai privati e alle attività produttive del Vco, soprattutto quelli causati dalla prolungata interruzione delle comunicazioni.