VCO Azzurra TV web - 12 Febbraio 2001
SAN DOMENICO:
Impianti chiusi, ma non era vero
Danni economici
rilevanti per la società degli impianti sciistici della località.
"Spiacenti. A causa
delle forti raffiche di vento le sciovie del Ciamporino sono ferme spiegava un
attempato signore, dai modi gentili e accattivanti agli sciatori che nei giorni
scorsi sopraggiungevano in Val Divedro per recarsi sulle piste di San Domenico.
Chi mai avrebbe pensato che si trattava di uno scherzo. Neppure il Carnevale,
oramai nell'aria, lasciava presagire il misfatto. Risultato: un danno rilevante,
economico s'intende, per la società San Domenico Neve. A denunciare il fatto,
successo lo scorso week-end e ripetutosi anche ieri mattina, il titolare delle
sciovie divedrine Vittorio Claisen . Le stime ipotizzano che le vetture
rispedite al mittente siano state un centinaio circa e due i pullman ai quali è
stata sconsigliata la salita dal bivio per Trasquera sino a San Domenico. E se
il primo fine settimana di febbraio sarebbe stato il vento a decretare la
chiusura degli impianti ieri a causare l'ipotetico stop forzato di skilitf e
seggiovia sarebbe stata una sedicente valanga. Non sanno darsi pace a San
Domenico e in attesa del pienone del prossimo fine settimana, il titolare della
stazione sciistica dice : "speriamo si tratti di fatti isolati ".
Burle a parte, sono altre le novità per il comprensorio sciistico divedrino.
Mercoledì mattina i tecnici del Lustif saranno in Val Divedro, sulle nevi del
Ciamporino per collaudare la sciovia del "Dosso". Il nuovo skilift ha
una portata oraria di 750 persone e si estende su mille metri di dislivello
arrivando a raggiungere quota 2.412 metri di altezza. L'investimento costato
circa settecento milioni di lire permetterà di collegare le attuali piste alla
Valle del Bandolero sino a giungere ai piedi del Diei.