La Stampa - Giovedì 1 Febbraio 2001
Si è chiuso con successo a San Domenico di Varzo il 35° corso delle unità cinofile del soccorso alpino
Ciamporino «brevetta» 24 cani
da valanga
Elogi al supporto logistico
dell’Ossola, nuova sede della scuola
VARZO
Concluso all’Alpe Ciamporino il Corso nazionale per unità cinofile da
valanga. Agli esami finali 24 sono diventate operative; due, invece, non hanno
superato le prove e torneranno il prossimo anno. Tra i rimandati pure tre unità
cinofile che non sono riuscite a passare al secondo anno del corso.
Il soggiorno ossolano si è chiuso con la consegna dei diplomi e degli attestati
alla presenza del presidente nazionale del Soccorso Alpino, Armando Poli e del
funzionario del Dipartimento di Protezione Civile, Antonella Sansoni. Prima del
«rompete le righe» gli ospiti hanno ricevuto la visita del presidente della
Comunità montana Valle Divedro, Antigorio e Formazza, Bruno Stefanetti e di un
rappresentante della Provincia del Vco. Tra gli addetti ai lavori, unanime il
consenso per quanto offerto dal campo addestrativo di Ciamporino ; per il
supporto tecnico messo a disposizione dalla società San Domenico Neve e per lo
sforzo organizzativo della Decima delegazione Valdossola. «Dopo tutti gli elogi
ricevuti - commenta Felice Darioli, dirigente del Soccorso alpino ossolano -
speriamo che scelgano ancora le nostre montagne per il prossimo corso».
All’addestramento di Ciamporino hanno partecipato oltre 60 cani ed altrettanti
conduttori provenienti da tutt’Italia. Sui neofiti si è lavorato per
migliorare l’affiatamento, gli «operativi» hanno invece simulato le ricerche
di persone scomparse sotto la neve. La maggior parte dei cani erano pastori
tedeschi, dieci i labrador. E’ la prima volta che l’addestramento viene
svolto in Ossola, dove la scuola nazionale direta da Andrea Benazzo intende
trasferire la propria sede.