La Stampa - Venerdì 12 Gennaio 2001



A Ciamporino il 35°corso nazionale di addestramento

Cani da valanga a lezione sulle nevi di San Domenico

 

VARZO
Un’invasione di pastori tedeschi, sulle nevi di Ciamporino, per guadagnarsi i galloni di «cane da valanga». Al via dal 18 gennaio nella stazione sciistica della San Domenico Neve, il trentacinquesimo corso nazionale per unità cinofile da valanga. Si concluderà dopo dieci giorni, al termine di un ciclo che vedrà sottoposti a duro lavoro i cani con i loro rispettivi conduttori.
Il campo di addestramento era stato, in passato, ospitato da importanti località invernali del Nord-Est. Quest’anno il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino ha investito dell’organizzazione la X Delegazione Valdossola che ha sede a Villadossola. Alla direzione del corso è stato nominato Felice Darioli, figura ormai storica nella nostra zona del soccorso in montagna. All’appello di Ciamporino hanno risposto 65 cani con i loro rispettivi conduttori. Ogni coppia costituirà la cosiddetta «unità cinofila», un connubio al quale viene richiesta solidità per tutto il periodo, circa nove anni, in cui l’animale mantiene le potenzialità per essere «operativo». Tra gli allievi ci sarà pure un duetto ossolano. La maggior parte dei cani sono pastori tedeschi: i pù adatti per robustezza, agilità e capacità di resistenza a certe situazioni climatiche.
Non mancano otto esemplari di labrador il cui impiego in montagna risulta efficace. «Un cane - dice Darioli - per diventare operativo, vale a dire capace di effettuare ricerche sotto la valanga, deve seguire un percorso di addestramento di due anni. Viene iniziato da cucciolo e può svolgere questa attività fino a otto, nove anni». L’apprendimento avviene in due fasi: «Nella prima - dice Darioli - si lavora per rafforzare la relazione tra cane e conduttore: l’animale impara a riconoscere l’odore del suo partner anche quando si trova a due tre metri sotto la neve. Si passa poi al riconoscimento di altre persone. Nella seconda fase il cane viene fatto lavorare simulando le situazioni che si creano quando cade una valanga».
Il connubio tra il cane ed il suo conduttore continua poi anche nella vita di tutti i giorni al di fuori degli allenamenti: «E’ per questo - dice Darioli - che lavorare in un’unità cinofila è un’impegno non indifferente. I risultati sono però straordinari perchè il cane non sbaglia mai e ci ha sempre aiutati a risolvere i casi più disperati». Attualmente della X Delegazione del Soccorso Alpino fanno parte sei unità cinofile. Ognuna è sempre presente all’Elisoccorso di Borgosesia pronta ad intervenire.
Durante la loro permanenza a San Domenico i cani verranno ospitati in appositi box allestiti nei garages degli alberghi. Per la salita a Ciamporino utilizzeranno la seggiovia della San Domenico Neve.