La Stampa - Mercoledì 31 Gennaio 2001

 

La Confcommercio a Domodossola lancia anche la campagna per salvare i piccoli esercizi Negozi, primi nella rivoluzione-Euro

Consigli e un invito: «Pensate già con la nuova moneta»

Filippo Rubertà
DOMODOSSOLA Negozianti «messaggeri» della rivoluzione culturale imposta dall’Euro, la nuova moneta del vecchio continente che inizierà a circolare dal 1° gennaio del 2002. Dal palco del Teatro Galletti, davanti ad una platea gremita, i vertici nazionali di Confcommercio si sono appellati agli operatori commerciali affinchè si facciano carico di traghettare la lira verso la nuova moneta europea.
La serata, introdotta dal commissario della Confcommercio del Vco, Ovidio Mugnai, è stata pure l’occasione per lanciare la campagna che mira alla sopravvivenza dei piccoli esercizi nelle zone montane. «L’Euro - ha detto Ferruccio Dardanello, vice presidente nazionale di Confcommercio e presidente di Eurologo - stravolgerà la nostra vita. A voi negozianti, che siete gli interlocutori immediati dei consumatori, è affidato il compito di gestire questa rivoluzione».
Secondo il numero due della Confcommercio italiana la nuova moneta porterà scompensi non solo sugli aspetti tecnici che riguardano la conversione e gli adeguamenti di registri fiscali, software, rapporti con le banche, ma avrà pure effetti, destinati a durare nel tempo, sui comportamenti e sugli atteggiamenti psicologici dei consumatori.
«Il risultato immediato nei primi mesi del 2002 - ha detto Dardanello - potrebbe essere la contrazione dei consumi: abituati a stipendi con cifre a sei zeri quando si scende sotto i mille Euro può esserci un forte senso di povertà. Per arrivare preparati e vincere queste paure, già ora, occorre cominciare a ’pensare in euro’ da subito».
Per non fare tutto nei primi 60 giorni del prossimo anno, in cui vigerà la doppia contabilità, Sandro Pettinato, responsabile nazionale di Confcommmercio per l’Euro, ha invitato gli operatori a sbrigare tutte le operazioni che non comportino l’utilizzo di contante secondo i parametri imposti dalla nuova moneta. «Si può iniziare - ha detto Pettinato - ad esporre i prezzi, incassare assegni, effettuare transazioni con le carte di credito, emettere gli scontrini in euro».
Una raccomandazione: «Attenzione ad emettere assegni post-datati in lire: dopo il 29 febbraio del 2002 non sono più incassabili».
Per porre un argine alla chiusura delle piccole imprese nelle zone di montagna, la Confcommercio del Vco ha preparato duemila manifesti ed altrettanti adesivi da esporre in ogni negozio con lo slogan «Io compro in valle, il mio paese vivrà».
«E’ un’iniziativa - ha detto Mugnai - per dare fiducia ai piccoli esercizi delle vallate alpine che si spopolano. Ogni serranda che si abbassa è un pezzo di paese che muore. Siamo convinti che se gli operatori sono sostenuti i paesi continueranno a vivere. La nostra campagna non è soltanto promozionale, vogliamo anche dare un contributo concreto agli operatori guidandoli alle leggi che permettono di accedere ai finanziamenti. E’ per questo che da aprile apriremo un ufficio anche a Domo in via Giovanni XXIII».