www.waycasa.net -  Gennaio 2001

 

La scuola dei cani da valanga
Dal 18 al 27 gennaio si tiene a San Domenico di Verbania il 35° Corso Nazionale U.C.V (Unità Cinofile da Valanga), organizzato e coordinato da Andrea Benazzo, Direttore della Scuola Nazionale U.C.V. La scuola prevede due livelli - A e B - che comportano un impegno intensivo di circa 10 giorni (in inverno) per due anni consecutivi ed esercitazioni mensili, necessarie per verificare costantemente la preparazione e l’affiatamento dell’unità cinofila (cioè la coppia uomo-cane).

Il primo anno è dedicato soprattutto alla formazione del cane, il secondo all’affinamento della preparazione del conduttore. L’attività di soccorso antivalanga è del tutto volontaria e le professioni svolte nella vita da questi volontari sono le più svariate: non solo guide alpine e maestri di sci, ma anche agricoltori, dipendenti pubblici, impiegati, professionisti. Diventare conduttori di cani da valanga non è difficile, ma richiede, oltre alla passione per i cani, anche grande impegno e serietà, uniti a una buona preparazione alpinistica. Per poter partecipare ai corsi bisogna essere iscritti da almeno due anni al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.), oppure appartenere alle forze armate o a organizzazioni straniere di soccorso alpino.

I cani devono avere un’età compresa tra i 9 e i 18 mesi (in qualche caso anche cuccioli di 5/6 mesi). Possono essere di qualsiasi razza, purché abbastanza forti per affrontare il freddo e le lunghe camminate nella neve alta. Devono avere zampe robuste e abbastanza lunghe, un pelo non troppo lungo, ma folto e con un bel sottopelo. E’ molto importante che siano equilibrati, di buon carattere, portati alla socializzazione sia con gli altri cani, sia con le persone. Ma soprattutto devono essere curiosi e giocherelloni. Sì, perché l’attività di ricerca e salvataggio sotto la neve per loro non è altro che un gioco, un gioco appassionante, divertente, gratificante.

 

In pratica, il cane interpreta il suo compito come una sorta di "nascondino": durante le esercitazioni, ad ogni ritrovamento viene incitato a fare tantissime feste alla persona "nascosta" sotto la neve, ricevendo continui incoraggiamenti e complimenti dal suo conduttore. Tutto questo non fa che rafforzare positivamente un comportamento che sarà poi prezioso al momento del vero soccorso, perché nessuna tecnologia, per quanto moderna e sofisticata, può arrivare dove arrivano l’olfatto e le capacità di un bravo cane da valanga.

La prima scuola per l’addestramento di unità cinofile specializzate nel soccorso alpino è stata fondata nel 1964 a Solda, in Alto Adige, dalla guida Fritz Reinstandler che qualche anno prima aveva già iniziato a utilizzare alcuni cani della Guardia di Finanza, ormai fuori servizio, per la ricerca delle persone travolte dalle valanghe. Oggi sull’intero arco alpino sono operative oltre 150 unità cinofile U.C.V. a cui si aggiungono anche i cani da ricerca in superficie e da valanga della Guardi di Finanza, che si preparano all’operatività presso il Centro Addestramento del Soccorso Alpino, a Passo Rolle (Trento).