La Stampa - Domenica 11 Marzo 2001

 

I Ds sollecitano le nomine del nuovo consiglio del Parco

L’Alpe Veglia è inaccessibile I rifornimenti sono a rischio

Adriano Velli
VARZO C’è ancora una situazione di grave emergenza nell’Ossola dopo la disastrosa alluvione dello scorso ottobre. E’ quella che riguarda l’accesso al parco naturale del Veglia-Devero, uno dei gioielli ambientali dell’Ossola, frequentato nei mesi estivi da migliaia di visitatori. La pista gippabile che sale da Ponte Campo è stata a tratti cancellata dalle pioggie alluvionali, lungo il percorso sono cadute numerose frane.
L’accesso è interrotto sia ai mezzi fuoristrada sia a chi vuole raggiungere la stupenda conca alpina a piedi. Finora è stato impossibile intervenire perché subito dopo l’alluvione ci sono state forti nevicate. All’interno del pianoro sono caduti tutti i ponti in legno che consentivano l’attraversamento del Cairasca e degli altri corsi d’acqua. A questo punto la stagione è a rischio. Non si sa infatti ancora come garantire gli approvvigionamenti alle strutture turistiche, agli alberghi e agli stessi alpigiani.
Una situazione che ha indotto i Ds a sollecitare in provincia l’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, scaduto lo scorso novembre. «C’è bisogno di scelte rapide e concrete - afferma Marco Travaglini, già consigliere del parco, nuovamente indicato dalla Regione - solo i Comuni di Varzo, Crodo, Baceno, Trasquera e la comunità montana Antigorio, Divedro e Formazza si sono attivati sollecitamente per indicare i dieci consiglieri di loro competenza. La Regione ha atteso fino alla fine di febbraio per designare la sua terna di rappresentanti mentre la provincia del Vco, revocate le nomine degli esponenti di ambientalisti e agricoltori, è ancora in alto mare».
In un primo tempo la Provincia aveva infatti designato Marco Piretti, ex consigliere di Forza Italia a Villa San Remigio ed esponente del Cai, per le associazioni ambientaliste e e Vittorina Prina per quelle agricole. C’era stato però un ricorso di Legambiente che aveva eccepito sulla mancanza di specifici curricula dei candidati e si era arrivati alla revoca. La Quercia ha proposto che la scelta cadesse su altri candidati che avevano presentato idonea documentazione, senza riavviare la procedura. Come dire: se il candidato nominato non aveva le carte in regola scegliete fra gli altri che erano stati proposti. Non è però d’accordo il presidente della provincia Ivan Guarducci che proprio ieri ha annunciato le nuove nomine per lunedì prossimo. «Il problema della regolarità formale della documentazione curricolare, non prevista espressamente dalla legge, riguardava un po' tutte le candidature- ha dichiarato il presidente- per questo abbiamo deciso di azzerare la situazione. Lunedì rifaremo le nomine. Ma le nostre competenze si fermano qui, non è stata certo una settimana di ritardo nella designazione di due consiglieri a bloccare la soluzione dei problemi di accesso al Veglia che riguardano direttamente altri Enti, in primo luogo comuni e comunità montana interessate».
Guarducci, interessato al problema dagli operatori economici e turistici del Veglia che hanno inviato una petizione in provincia, ha comunque indetto una riunione al Tecnoparco per il 23 Marzo alla quale interverrà il Prefetto del Vco Maria Fiorella Scandura.