La Stampa - Martedì 13 Marzo 2001
Trasporto di Tir sui treni:
l’annuncio ufficiale dell’avvio
L’autostrada viaggiante sarà
aperta da maggio
Filippo Rubertà
DOMODOSSOLA C’è la data ufficiale: domenica 27 maggio 2001. E’ prevista
per quel giorno l’inaugurazione dell’«autostrada viaggiante» che permetterà
di trasportare i Tir, caricati sul treno, sotto le gallerie del Sempione e del
Loeschberg. L’opera consentirà un consistente flusso di merci lungo la
direttrice Friburgo-Novara e da qui verso il porto di Genova.
La conferma dell’avvio è arrivata nell’ultimo incontro del gruppo di lavoro
italo-svizzero, «Corridor de ferroutage Loeschberg-Simplon». L’equipe è
coordinata dal vicedirettore della Divisione costruzioni dell’Ufficio federale
trasporti elvetico, Peter Testoni. Per mettere in moto l’infrastruttura è in
via di completamento l’elettrificazione della linea Domo-Novara. Sono invece
terminati da poco i lavori per l’adeguamento delle sezioni delle gallerie, tra
Domo e Briga, alle sagome dei convogli merci «High cubè». Altrettanto si era
fatto nel tunnel svizzero del Loeschberg. L’entrata in esercizio dell’«autostrada
viaggiante» entro la fine di maggio è uno degli impegni che la divisione
Infrastrutture delle Ferrovie aveva concordato con le società ferroviarie
svizzere.
Gli accordi fra i due paesi erano stati siglati nel novembre ’99 e
recentemente ampliati nel corso di un vertice a Milano dai due ministri dei
Trasporti: Pier Luigi Bersani e Moritz Leunberger. Inizialmente la direttrice
registrerà un flusso di 14 treni al giorno, sette per ogni direttrice di
marcia. A regime, da gennaio 2002, diventeranno 22. Saranno convogli lunghi 550
metri, composti da 24 carri, che viaggeranno soprattutto nelle ore notturne e ciò
creerà qualche disagio. Il problema del rumore, nell’attraversamento dei
paesi sulla Domo-Novara, è stato sottolineato dal deputato di An, Marco
Zacchera in un recente incontro a Domo con i rappresentanti delle Fs. Dopo aver
fatto osservare che la sua società spende 600 miliardi all’anno, il 7% degli
investimenti, per ridurre gli impatti ambientali il responsabile della divisione
Infrastrutture delle Fs Ezio Facchin è stato molto franco: «Qualche difficoltà
dovremo subirla come previsto. Non si può caldeggiare il trasporto su rotaia,
perchè più vantaggioso anche dal punto di vista ambientale, e poi rimetterlo
in discussione per via di effetti collaterali che si conoscevano già. Non
possono essere accontentati tutti. Una volta deciso e concordato un programma,
bisogna andare avanti».