La Stampa - Venerdì 16 Marzo 2001

 

Il progetto è stato esaminato in un incontro a Briga
Polo universitario alpino fra l’Ossola e la Svizzera

 

Adriano Velli
DOMODOSSOLA Un polo universitario alpino fra Ossola e Vallese. Un progetto che potrebbe presto vedere la luce nell’ambito dei programmi Interreg, destinati migliorare le comunicazioni transfrontaliere fra le zone di confine. Se ne è parlato a Briga in un incontro fra il presidente della provincia del Vco Ivan Guarducci, il presidente della comunità montana dell’Ossola Pier Leonardo Zaccheo, che ha assunto anche la presidenza della «Regio Simplon», la comunità di lavoro fra le regioni confinanti, il sindaco di Domodossola Mariano Cattrini e una delegazione di dirigenti e docenti universitari vallesani guidata da Paul Schmidthalter, ex presidente del Consiglio nazionale elvetico.
La riunione è avvenuta nella sede di Briga dell’Università per l’insegnamento a distanza, attraverso videoconferenze, comunicazioni multimediali e paraboliche. Gli svizzeri sono arrivati all’appuntamento con puntuali e dettagliate relazioni scritte sulle possibili forme di collaborazione fra le due regioni alpine di confine ai piedi del Sempione. Una prima idea riguarda l’insegnamento a distanza della lingua italiana a Briga e del tedesco a Domodossola. Per rafforzare gli scambi culturali e avviare progetti universitari comuni, è infatti indispensabile abbattere le barriere linguistiche soprattutto per i futuri studenti. I rappresentanti del Vallese hanno poi ribadito il loro interesse per studi specifici di economia turistica, un indirizzo che si vorrebbe istituire a Domodossola con l’Università Statale di Milano. I corsi universitari potrebbero interessare anche i giovani del vicino Vallese. L’incontro di Briga si è concluso con una decisione operativa: l’insediamento di un tavolo di lavoro di sei persone(tre ossolani e tre vallesani) per la definizione dei progetti.
Intanto si stringono i tempi per la convenzione con la Statale di Milano che dovrebbe consentire il decollo al «Rosmini» già dal prossimo anno accademico di un master in e-commerce turistico. Ieri sera al Tecnoparco c’è stato un incontro fra Ivan Guarducci, che presiede il consorzio per lo sviluppo della cultura, della ricerca e degli studi universitari del Vco, i rappresentanti dell’Ateneo milanese, che aspettano solo il via libera, e il sindaco Mariano Cattrini. Non è escluso che al master possano essere abbinati in un secondo tempo corsi per il diploma universitario di operatore turistico. In una riunione al municipio di Domo, i padri Rosminiani si erano impegnati a rendere agibile, con tutti gli adeguamenti alla normativa vigente, il Collegio e e avevano assicurato anche la disponibilità delle strutture del Sacro Monte Calvario.