La Stampa - Sabato 11 Novembre 2000
Bontà di stagione per le
tavole imbandite e attente alle esigenze del palato
Il trionfo dei sapori autunnali
Tra formaggi, cardi, tartufi
e selvaggina
NOVARA
Bontà di stagione, per una tavola riccamente imbandita e attenza alle
esigenze del palato. Come quelle della dieta più sana, che predilige i piatti
di stagione. Ed in questo momento è il trionfo di carni piemontesi e
selvaggina, tartufi, cardi, carciofi, tome e formaggi che arrivano dagli
alpeggi. O del ricco e vario fritto misto alla piemontese, omaggio ad una terra
ricca di inventiva gastronomica, che alle tavole di festa riserva sempre
particolare attenzione, non solo dal punto di vista culinario, ma anche come
momento di ritrovo di tutta la famiglia.
Il birrificio «Casa del Popolo» di Anzola d’Ossola produce birra cruda, ma
funziona anche come ristorante: un centinaio i posto disponibili. E il menu è
sicuramente interessante, con antipasti nostrani, due primi e due secondi. Il
tutto scelto con attenzione, secondo le proposte della stagione: «Vanno molto -
dice il gestore Giuseppe Bialetti - gli abbinamenti tra carne e frutta - noi
proponiamo ad esempio arrosto con prugne e arrosto alle mele. Tra i dolci, vanno
soprattutto le crostate di marmellate di frutta». Ottocento metri quadrati il
giardino disponibile al birrificio, per uno scenario, ai piedi dei monti
ossolani, da fiaba. In estate è la cornice ideale per una festa di matrimonio.
Sulle rive del lago d’Orta, a San Maurizio d’Opaglio, un punto di
riferimento originale per la ristorazione è «La cruna dell’ago». Il menu si
basa essenzialmente su assaggi di antipasti, come baccalà mantecato, torta di
porri e parmigiano, prosciutto della Valle Vigezzo e lardo affumicato, sempre
ossolano. I primi piatti sono innovativi, come l’amatriciana bianca, raviolini
del «plin», fagottini di coniglio e gnocchi di zucca. Tra i secondi, il
rognone alla senape in grani, il petto di faraona al curry e mele, capriolo in
salmì. Curiosi e intriganti anche i dolci, dalla tarte tatin al semifreddo
pralinato alle mandrole e nocciole: anche qui la regola è quella del fatto in
casa, innaffiato da una cantina che propone 350 etichette, completato da una
selezione di una ventina di formaggi che provengono da Intra. Il ristorante,
nato tre anni fa, è gestito da Corrado Vicario, che si occupa della sala e dei
vini, e Gianluca Giromini, re della cucina e giàdall’apertura si dedica a
questa cucina in equilibrio tra tradizione e innovazione. La cooperativa «La
Dislocanda» offre a Menegra di Oggebbio un ristorante-birreria realizzato senza
barriere architettoniche. A breve, per completare l’offerta, ci saranno ben 20
posti letto. Il menu parte da un trionfo di salumi e formaggi oassolani, con uno
chef di grande esperienza che elabora i piatti della nouvelle cuisine mettendoli
in relazione con i piatti locali. Ecco un esempio di cosa si può trovare nella
lista: risotto alle erbe, tagliata di angus alla rucola, oppure tagliolini alla
francese alle erbe (inserite direttamente nell’impasto), polenta e selvaggina.
La cantina propone vini italiani doc, la birra è tedesca originale: il contesto
paesaggistico è molto bello. Dopo il pranzo stupende passeggiate con vista lago
consentono di smaltire le calorie. La «Dislocanda» si tiene al passo con i
tempi: www.dislocanda.it, è il sito che consente di ripercorrere la nascita e
quanto finora fatto dalla cooperativa Ser.Gio, presieduta da Renato brignone,
per portare il locale ai livelli attuali. Scrivendo alla casella di posta
elettronica servizi.giovani@libero. it, si riceverà ogni settimana il nuovo
menu proposto dal ristorante.