La Stampa -
Mercoledì 15 Novembre 2000
Con Ghigo a Palazzo Chigi
prefetti, presidenti della Province e sindaci di Novara e Vco
Alluvione, il conto dei danni ad
Amato
Guarducci: «Una legge
speciale per i dissesti dell’Ossola»
Adriano Velli
DOMODOSSOLA Il prolungato isolamento di Macugnaga è stato al centro
dell’incontro di ieri mattina a Palazzo Ghigi fra il presidente del Consiglio
Amato, affiancato dai ministri Bianco, Bordon, Loriero, Nesi, dal
sottosegretario al Tesoro Giarda, dal direttore della Protezione Civile Franco
Barberi e una delegazione di amministratori Piemontesi guidata dal presidente
della Regione Enzo Ghigo e dall’assessore Ettore Racchelli. Si è fatto il
punto sugli interventi per l’alluvione in Piemonte e sulle esigenze più
pressanti per la ricostruzione. All’incontro hanno partecipato il prefetto del
Vco Maria Fiorella Scandura, il presidente della Provincia Ivan Guarducci, i
sindaci di Verbania Aldo Reschigna, Domodossola, Mariano Cattrini e di Macugnaga,
Tiziano Iacchini. Per la provincia di Novara, con il Prefetto Pellegrini,
c’erano il presidente Maurizio Pagani, il vicesindaco del capoluogo Agnesina,
i sindaci di Arona, Velati, e di Castelletto Ticino, Viale.
«Il problema è quello delle risorse - ha spiegato Ghigo che ha sottolineato
nel suo intervento il caso di Macugnaga - solo per il Piemonte servono 10-11
mila miliardi per la ricostruzione, più altri novemila per la messa in
sicurezza di fiumi e torrenti». E all’interno di queste cifre, quello del Vco,
forse la provincia più colpita, è uno dei conti più pesanti. L’entità dei
danni è stata dettagliatamente illustrata al Governo dal presidente della
Provincia Ivan Guarducci che ha anche chiesto una legge speciale per
fronteggiare i dissesti idrogeologici dell’Ossola.
Il ministro dei Lavori Pubblici Nerio Nesi ha riconosciuto che l’Ossola ha subìto
le maggiori devastazioni e ribadito che fra una decina di giorni salirà a
Macugnaga per verificare di persona l’andamento dei lavori del tracciato
alternativo che dovrebbe togliere la stazione alpina dall’isolamento. Ha
ricordato l’incontro fra il sindaco Iacchini e il presidente della Repubblica
Ciampi. Un colloquio cordiale che ha lasciato aperta la possibilità di una
prossima visita di Ciampi, espressamente invitato dal sindaco, alla stazione
alpina del Vco. Il presidente ha infatti chiesto «quando si potrà tornare a
sciare?» e ha aggiunto «mi piacerebbe davvero vedere questa perla del Rosa».
Ieri intanto è arrivato nell’aula del Senato il provvedimento legislativo per
gli interventi nelle regioni colpite dalle calamità naturali dell’Ottobre
scorso. In commissione, era stato accolto un emendamento che prevedeva un
indennizzo per gli operatori economici delle località che hanno subito un calo
del giro d’affari per l’interruzione delle comunicazioni per oltre un mese.
A Macugnaga dal 14 ottobre scorso non si vede un turista, bar e ristoranti, che
anche nella stagione morta lavoravano bene nei giorni di fine settimana sono
desolatamente vuoti. Nel provvedimento ci sono anche disposizioni per il
servizio di leva. I giovani residenti nelle zone colpite dalla calamità che
stanno effettuando il servizio militare potranno fare domanda per essere
utilizzati come coadiutori del personale di Stato, delle Regioni, degli Enti
locali per le esigenze della ricostruzione. Quelli che hanno avuto
l’abitazione principale soggetta a un provvedimento di sgombero, per
inagibilità parziale o totale, potranno essere dispensati dal servizio di leva
o , se già in servizio, collocati in congedo anticipato.