La Stampa -
Venerdì 17 Novembre 2000
L’Anas ha rispettato i tempi
di ripristino e da ieri il centro del Canton Vallese è raggiungibile con le
auto
Riaperta la strada del Sempione
Il sindaco di Gondo: «Torna
la vita»
Pietro Benacchio
GONDO «Oggi è una giornata molto importante per tutti noi. Ritorna la vita».
Roland Squaratti, il sindaco di Gondo, riassume così i sentimenti per la
riapertura della strada del Sempione che ieri alle 10, puntuale nella data e
nell’orario previsti, l’Anas ha riconsegnata al traffico internazionale nel
tratto fra Iselle e il confine. In tempi altrettanto da record i vallesani sono
riusciti ad aprire il varco sulla via principale, a ridosso della torre
Stockalper, tagliata in due assieme al paese dalla devastante frana che ha
provocato tredici morti, fra cui i due fratelli del sindaco, Hermann e Gabriel,
tuttora dispersi. «Anche i colleghi svizzeri - racconta l’ingegnere capo Dino
Vurro, responsabile della sezione staccata Anas di Novara e Vco - hanno lottato
contro il tempo per uscire al più presto dall’isolamento. Li ho incontrati
l’altra sera, nell’ultimo sopralluogo alla vigilia della riapertura, con le
gettate in calcestruzzo ancora fresche».
Un impegno straordinario, dettato dall’emergenza e dalle necessità. «Da
sempre - rimarca il sindaco Squaratti - la nostra economia poggia sul commercio,
sui traffici e i movimenti di persone che gravitano sul passo del Sempione: la
strada per noi è davvero come un’arteria per un organismo umano, dove il
lavoro è paragonabile al sangue. Con il collegamento con l’Italia e il lavoro
che ne deriva, riprende anche la vita». Soddisfatti gli operatori. Anton Jordan,
proprietario della stazione di servizio Tamoil e dell’hotel ristorante
Bellevue, l’unico rimasto aperto, ha patito ingenti danni e osserva
compiaciuto i primi clienti italiani che raggiungono il distributore. Intorno, i
segni del disastro: dove c’erano le case, soltanto terra e pietre. Un
gigantesco cantiere ripreso in ogni angolo dalle telecamere e dai fotografi
giunti da tutta la Svizzera e dall’Italia. In sindaco Squaratti, che dai
giorni dell’emergenza non si è ancora fermato, trova un momento per tutti i
cronisti, fra una riunione con i tecnici delle strade cantonali e statali, e i
colloqui con i cittadini. «Stiamo valutando ogni elemento per ricostruire
municipio e immobili. Ci sono diverse ipotesi, compreso un riutilizzo pubblico
della torre Stockalpper, che è di proprietà privata», annuncia. E’ atteso
per domani a Gondo il famoso architetto elvetico Hans Ritz. «Ora - dice Mario
Maranoli, titolare del distributore Agip con supermercato - è importante che i
lavori sul versante italiano della strada del Sempione marcino a pieno ritmo.
Alcuni erano fermi addirittura dal ’93». E sulla necessità di interventi
radicali e definitivi, con l’intera valle Divedro, da Crevola fino a Varzo,
Trasquera e Iselle, concordano tutti.