La Stampa -
Sabato 18 Novembre 2000
Per i residenti
Sì al militare nelle zone
alluvionate
DOMODOSSOLA. Aiuti a fondo perduto e servizio
militare da svolgersi nei luoghi di residenza. Sono due tra le misure più
rilevanti del disegno di legge, approvato ieri dal Senato, che prevede
interventi urgenti a favore degli alluvionati della Calabria e del Nord-Ovest.
Il testo, che dovrà essere convertito in legge entro il 12 dicembre, è passato
ora alla Camera per l’approvazione definitiva. Le nuove misure estendono a
Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Veneto ed Emilia Romagna
finanziamenti per imprese e popolazioni che hanno subito danni durante le
calamità di ottobre. Chi ha avuto distrutta l’abitazione potrà godere di un
contributo a fondo perduto per coprire l’intero importo della ricostruzione.
Contributo a fondo perduto fino al 75 per cento delle spese per chi deve,
invece, ripararla.
Le imprese danneggiate potranno contare su aiuti pari al 40 per cento del valore
dei danni subiti, fino ad un massimo di 300 milioni di lire. In questa categoria
rientrano, sia le aziende manifatturiere che quelle dei servizi e del turismo.
Per queste è pure previsto un risarcimento fino al 75%, a fondo perduto, se il
loro giro di affari ha subito un calo pari al 30% per l’alluvione.
Palazzo Madama ha inoltre recepito la proposta del ministro della Difesa, Sergio
Mattarella, che consentirà anche ai giovani del Piemonte di svolgere il
servizio militare nei comuni di residenza in strutture che concorrono alla
protezione civile. Soddisfazione per i provvedimenti è stata espressa dal
senatore Marco Preioni e dal presidente nazionale dell’Unione nazionale
comunità de enti montani, Enrico Borghi, che stanno seguendo il percorso
legislativo a Roma.