La Padania - 7 Novembre 2000

Manto di mezzo metro in Val Susa e nel Cuneese. Nell’Ossola disagi
a Trasquera e a Macugnaga, isolata dal 15 ottobre
Forti nevicate in Piemonte e Val d’Aosta 
Strade: chiuso il Piccolo San Bernardo, Frejus “a singhiozzo”.
Una vittima a Cogne

 

Prima significativa nevicata della stagione sulle montagne del Piemonte, e subito problemi alla viabilità. La perturbazione proveniente dall’Atlantico si è trasformata in neve al di sopra dei 1.100-1.200 metri. Il manto ha raggiunto il mezzo metro al di sopra dei 600 metri di altitudine in Val di Susa e i 20 centimetri in Val Formazza. Intense precipitazioni anche in alcune vallate del Cuneese: a Sant’Anna di Valdieri il manto è di 40 centimetri.
Dall’alba ha cominciato a nevicare anche in Valle d’Aosta oltre i 1.200 metri di altitudine. C’è stato anche un morto, a Cogne, dove uno spazzaneve è precipitato in un burrone. L’Anas ha disposto la chiusura del valico del Piccolo San Bernardo, che collega la Vallée alla Francia. Data la chiusura a tempo indeterminato del traforo del Monte Bianco, l’unica via di comunicazione della Valle con il resto dell’Europa è il traforo del Gran San Bernardo: passando per la Svizzera, via Losanna e Ginevra è quindi possibile raggiungere la Francia.
L’altezza della neve varia dai 5 centimetri di Morgex ai 20 di Pila, dai 30 centimetri di Breuil Cervinia ai 40 di La Thuile.
Oltre i 1.600 metri di quota è obbligatorio l’uso di catene. Dopo l’alluvione, la nevicata ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli operatori turistici che stanno organizzando l’apertura della stagione dello sci. Per il ponte di Sant’Ambrogio e dell’Immacolata (8-10 dicembre) tutte le principali stazioni attiveranno gli impianti; Cervinia è già aperta e domenica le sue piste hanno registrato l’affluenza di circa 1.500 sciatori.
A causa di una bufera di neve che ha imperversato nella tarda mattinata sull’alta Valle di Susa è stato chiuso per circa tre ore, dalle 12 alle 15, il traforo italo-francese del Frejus ai mezzi pesanti. Due Tir erano sbandati e si erano messi di traverso lungo la carreggiata all’esterno del tunnel. Un centinaio di camion provenienti da Torino sono stati bloccati sulle piazzole dell’autostrada che porta al traforo. Analogo provvedimento è stato preso dalle autorità francesi. Il traffico automobilistico non ha invece subìto interruzioni, anche se vi sono stati rallentamenti.
Intorno alle 15.30 la neve ha smesso di cadere e questo ha contribuito a normalizzare la situazione. L’autostrada Torino-Bardonecchia è aperta e sono in azione mezzi spalaneve e spargisale.
Dalle 9.30 è iniziato a nevicare anche a Domodossola. A Macugnaga (dove si registrano 15 centimetri di neve) crescono i disagi: la località turistica è isolata dal 15 ottobre per il pericolo di una grossa frana che incombe sulla strada statale 549 all’altezza di Ceppomorelli.
Disagi anche in valle Divedro a Trasquera (Vco) dove c’erano 10 centimetri di neve. Il paese è raggiungibile solo in particolari momenti della giornata, essendo la strada provinciale chiusa a ore per le frane cadute durante l’alluvione. Viabilità  precaria anche nella Valle di Lanzo, le cui strade sono state danneggiate dall’ultima alluvione. La Protezione civile ha disposto l’interruzione della circolazione sulla tratta ferroviaria Milano-Ginevra, via Domodossola, per pericolo di frane in prossimità del valico di Iselle.
Le città di Cuneo e Mondovì si sono svegliate sotto la neve: il manto ha raggiunto un paio di centimetri. Situazione ben più difficile nelle valli cuneesi e in particolare al valico della Maddalena, fra la Stura e l’Ubaje, dove la neve ha raggiunto i 40 centimetri e il transito è consentito soltanto con catene. I problemi sulla statale per la Francia iniziano soprattutto all’altezza degli 800 metri, sopra Moiola.
Al colle di Tenda, in valle Vermenagna, il tunnel è agibile, ma anche in questo caso (in particolare a monte di Vernante) è necessario avere pneumatici da neve. Si segnalano problemi anche dall’altra parte della galleria, in direzione di Tenda. Dal Cuneese, intanto, sono partite alcune squadre di vigili del fuoco per Imperia per collaborare con i colleghi liguri per l’emergenza maltempo.

 

link articolo