La Padania - 24 Ottobre 2000
"Piemonte, aiuti subito"
Cota e Preioni: servono interventi rapidi e completi
Nei giorni scorsi il presidente della giunta regionale
piemontese Enzo Ghigo, il presidente del Consiglio regionale Roberto
Cota e l’assessore all’Ambiente Ugo Cavallera, hanno incontrato una
rappresentanza di 31 tra parlamentari e senatori piemontesi e valdostani, alla
presenza di 32 consiglieri regionali e del capo di gabinetto della Protezione
civile Roberto Giarola. I responsabili dell’amministrazione subalpina hanno
esposto gli emendamenti preparati dalla giunta da apportare al cosiddetto
“decreto Soverato”, in questi giorni all’esame del Senato. Gli emendamenti mirano
a far rientrare rapidamente il Piemonte nel testo normativo.
Il presidente del Consiglio regionale, Roberto Cota ha chiarito che «è
fondamentale approvare le misure urgenti per il Piemonte e per questo
chiediamo la collaborazione dei nostri rappresentanti in Parlamento. Poi,
però, sarà necessaria un’azione complessiva che preveda un programma
ordinario - e non solo straordinario - d’interventi. Sotto il profilo delle misure
urgenti, è importante che la procedura venga il più possibile semplificata adottando
il meccanismo dell’autocertificazione. Per quanto riguarda i risarcimenti per
i danni subiti ai beni mobili, sarebbe più utile introdurre un
risarcimento forfettario in base al numero di stanze o metri occupati,
salvo la richiesta di un maggior danno». Prosegue Cota: «Sotto il
profilo degli interventi strutturali, urge predisporre un programma di
messa in sicurezza dell’alveo del Po e di realizzazione delle
infrastrutture necessarie a rendere il Piemonte una regione moderna ed
ospitale per chi vuole intraprendere infrastrutture in grado di resistere
ad eventi come quello accorso nei giorni scorsi. Il governo nazionale non
può esimersi da questa responsabilità».
Tra i parlamentari presenti è intervenuto il senatore Marco Preioni (Lega
Nord): «Ringrazio i volontari e la protezione civile per il lavoro
svolto . In merito alle soluzioni prospettate, esprimo la mia riserva sulla decisione
di presentare emendamenti al decreto legge sulla Calabria perché ritengo sia
necessario un decreto legge con efficacia immediata invece di emendamenti
che non hanno effetto fino al momento della conversione in legge». Preioni
ha poi aggiunto, per quanto riguarda le proposte emendative della
Regione: «Credo non siano state sufficientemente evidenziate le possibilità
d’intervento in situazioni particolari quali quelle verificatesi in Ossola ed
in particolare nella Valle Anzasca, che sarà paralizzata per diversi mesi
con l’impossibilità di raggiungere le località sciistiche di Macugnaga, con
pesanti conseguenze per la popolazione impegnata in attività commerciali e
turistiche. Egualmente non figurano provvedimenti che contemplino la
situazione dei lavoratori frontalieri, che rischiano di essere licenziati
dai propri datori di lavoro svizzeri a causa della difficoltosa e
discontinua agibilità della strada d’accesso al valico del Sempione».
Domani Cota, con gli assessori Cavallera e Racchelli, incontrerà a Roma il ministro
Nesi.