Vittorio Roggia (1864-1934):

la guida alpina di veglia

 

Guida alpina, figlio del gestore dell’albergo Monte Leone, fu il migliore conoscitore dei monti di Veglia alla fine dell’‘800.

Grande cacciatore di camosci, a 28 anni divenne guida (una delle prime dell’Ossola) e accompagnò i migliori alpinisti milanesi e inglesi della fase esplorativa ricevendone unanimi elogi per la calma, sicurezza e il civile comportamento (we found him besides a well-behaved, civil fellow).

Scoprì la via del passo D’Avino al Monte Leone e realizzò la prima ascensione della parete sud-est (con Carlo Cressini e Franz Jarba nel 1892). Con Gerla e Marani scalò il difficile versante nord-est dell’Helsenhorn (1894). Compì la prima a ascensione della Punta Terrarossa per la cresta sud e del Rebbio per l’accidentato ghiacciaio di Mottiscia.

Vittorio Roggia fu il capostipite di una tradizione di guide valligiane a Varzo e Trasquera che continua anche oggi. Ebbe cinque figli; i tre maschi (Alfonso, Corrado e Renato) furono brave guide alpine che onorarono la professione e i monti di Veglia.