Ormai giunta alla sua terza puntata, la puntigliosa esplorazione del Piemonte compiuta da Furio Chiaretta e Aldo Molino offre l'immagine di una regione di contrasti. il Monte Rosa, "tetto” del Piemonte e seconda cima dell'arco alpino, domina Macugnaga e Alagna con le sue immani pareti di roccia e ghiaccio. Immagini che si ritrovano più a nord,  nelle montagne dell’ Ossola, che segnano il confine con la Svizzera e che si aprono all'improvviso nelle idilliache conche dell'Alpe Devero e dell'Alpe Veglia. Per parlare di montagna autentica, però, non c'è bisogno di ghiacciai. Lo dimostra nel modo migliore la Val Grande, tutelata dal più selvaggio tra i Parchi nazionali italiani. Nonostante la quota modesta, la Laurasca, il Monte Zeda e le vette vicine, le forre della Val Pogallo, i borghi e gli alpeggi, i monumenti preistorici offrono un quadro di eccezionale fascino, da affrontare con cautela e disponibilità a faticare. Atmosfere altrettanto suggestive si incontrano sulle alture prealpine della Valsessera e della Valle Strona, e sulle vette arrotondate dell'Appennino alessandrino, lungo le quali corre il confine con la Liguria. Ma il Piemonte non è solo montagne: ed é grande merito di Aldo e di Furio l'aver individuato e descritto un ampia scelta di escursioni tra le dolci colline del Monferrato, sulla Collina di Torino, addirittura nel tratto di Pianura padana compreso tra i corsi della Dora Baltea e del Ticino. Percorsi vari, per tutti, da fare in ogni momento dell'anno.

Buone camminate per tutti.

Stefano Ardito 

 

 

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