Il
Parco Naturale Alpe Veglia è un
meraviglioso luogo di montagna ancora incontaminato e completamente immerso
nella natura, adiacente agli impianti di risalita di Ciamporino, una delle mete
principali del "sciare in Piemonte".
Si
trova nelle alpi Lepontine (provincia di Verbania) a 1750 m di altitudine e a
ridosso del confine con la Svizzera, vicino al passo del Sempione.
L'alpe è territorialmente appartenente a due comuni, Varzo e Trasquera,
collocati a nord di Domodossola, sulla direttrice del valico internazionale del
Sempione.
Situata alla testata
terminale della Val Cairasca,
l'Alpe Veglia è una stupenda conca di origine glaciale, modellata nel corso dei
millenni dall'azione di ghiaccio, acqua e vento fino ad assumere l'attuale
aspetto di una piana verde e florida.Esclusa la gola d'accesso,
la piana è interamente circondata da montagne oltre 3000 metri che raggiungono
il culmine con il Monte Leone (m 3553), la più alta cima delle Alpi Lepontine.
Completamente
circondata da magnifiche montagne, la conca del Veglia è l'ideale per
passeggiate ed escursioni di ogni genere e difficoltà. Se l'affitto
di case in montagna durante la stagione estiva rimanda alla mente
luoghi affollati e rumorosi, non siete mai stati all'Alpe Veglia. Il
Parco del Veglia vuol dire vacanze in relax.
Grazie
all'ampia scelta di itinerari si possono sempre raggiungere mete altamente
panoramiche, passando per numerosi paesaggi quali boschi di larici,
pascoli, nevai, rocce e ruscelli, rododendri, mirtilli, fiori etc.
Frequenti sono poi le occasioni di vedere marmotte, camosci,
stambecchi, caprioli, aquile ed altri animali di montagna.
Alcune
passeggiate:
Marmitte
dei giganti, il giro dei laghi (Fate, Maghi, Streghe), il Rossetto,
conca del Mottiscia, Lago Bianco, Pian dul scricc, pian sas mor, il
giro della piana, Alpe Ciamporino
…
Attualmente il Veglia è un
rinomato luogo turistico estivo. Una volta però era abitato solo da cacciatori ed
allevatori di bestiame, che vi salivano nel periodo estivo per procurarsi
provviste. Recenti ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza dell'uomo
all'Alpe Veglia già nella preistoria. Ancor oggi nei mesi di luglio e
agosto, il bestiame viene portato nei verdi pascoli di alta quota.
Il latte prodotto dalle vacche viene lavorato dai casari secondo le antiche
tradizioni. Ne nascono genuini prodotti naturali come formaggio, burro e
ricotta.
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